Nota a margine

di Dante Freddi

"Un'altra Italia SI PUỜ FARE", per Orvieto ci vorrà un po' più di tempo".

Sì, credo che abbia ragione Gianni Mencarelli che ha coniato questo slogan.  Anche se ad Orvieto ci vorrà più tempo e più impegno, un'altra Italia si può fare e i segnali positivi ci sono tutti.

L' elezione dei circoli del Partito democratico ha attivato una notevole partecipazione  di gente, mediamente il 50% rispetto alle Primarie di ottobre. Sono centinaia gli eletti nei circoli dell'Orvietano, centinaia di giovani e di persone nuove, insieme a chi già era nei partiti fondatori.

In gran parte dei paesi del territorio Ds e Margherita hanno spartito, a chi il delegato provinciale a chi il coordinatore di circolo, ma la presenza comunque di una platea di dirigenti vastissima non garantisce più nessuno.
Tanta gente non si controlla con metodi clientelari, almeno non per molto tempo.
Chi avesse tentato di raccogliere consensi con promesse di stampo veteroclientelare, dopo la lotta di due anni all'interno dei DS, le Primarie di ottobre e queste elezioni di febbraio,  o ha mantenuto"la promessa" o troverà difficoltà per le amministrative del prossimo anno a legare a sé gente.

In occasione dell'elezione del coordinatore del circolo di Orvieto centro, il sindaco Mocio ha ricordato, nel delineare i caratteri del "bravo coordinaore", che presto pioveranno sulla città milioni di euro, che in gran parte saranno destinati la Centro storico, che ci vuole un partito attento e un coordinatore adeguato, nella sostanza non uno come Mencarelli.

Ma Mencarelli c'è, insieme a 13 altri che ragionano come lui. E non è poco.