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Ad Orvieto i prezzi aumentano meno che nel resto dell'Umbria

Nel dicembre 2007 registrata una variazione pari a più 0,2 per cento rispetto al mese precedente, ovvero su base annua l'incremento dell'indice si porterebbe a +1,3

Sono stati presentati ieri, al Palazzo del Popolo i dati dell'indagine dell'Osservatorio Regionale Prezzi relativi al territorio di Orvieto nell'ambito della ricerca condotta dall'Istat che coinvolge i principali comuni dell'Umbria (Perugia, Città di Castello, Foligno, Todi, Spoleto, Terni, Narni ed Orvieto) e che forma il risultato finale sulla misura dell'inflazione, il monitoraggio e la percezione da parte dei cittadini dei livelli dei prezzi nelle città della regione.

L'iniziativa promossa dall'Istat, dalla Regione Umbria, dall'Università degli Studi di Perugia e dal Comune di Orvieto (i comuni rilevano i dati) ha avuto carattere divulgativo fra i cittadini, gli studenti (hanno partecipato le ultime classi dell'Istituto per ragionieri) e le organizzazioni Confcommercio, Confesercenti e le associazioni dei consumatori. 
L'Osservatorio Regionale Prezzi svolge un insieme di attività riconducibili a due principali progetti sperimentali: la rilevazione dei prezzi al consumo nei comuni non capoluogo mettendoli a confronto con l'indice regionale, e la rilevazione dei prezzi per il minipaniere allo scopo di fornire ai cittadini, istituzioni locali, operatori economici e parti sociali, un set articolato di informazioni utili per conoscere i livelli e le variazioni dei prezzi al consumo a livello comunale e regionale.

La ricerca sperimentale si compone degli indici mensili dei prezzi al consumo per l'intera collettività (indice nazionale NIC) dei comuni che partecipano al progetto, il prezzo minimo, medio e massimo del prodotto più venduto, il prezzo medio generale su 40 prodotti di largo consumo e, infine, l'indice mensile regionale sperimentale.

Nello specifico, il risultato dell'analisi dell'indice NIC dei prezzi al consumo ad Orvieto nel dicembre 2007 ha fatto registrare una variazione pari a più 0,2 per cento rispetto al mese precedente, ovvero su base annua l'incremento dell'indice si porterebbe a +1,3 rispetto al 2,4 regionale (indice sperimentale), al +2,7 di Perugia, al +3,2 di Terni, al +2,1 di Foligno, al +2,8 di Todi, al +1,8 di Spoleto e al +0,9 di Città di Castello.

Secondo lo studio, nei singoli capitoli di spesa si sarebbero registrati aumenti più consistenti nei trasporti (più 4,2 per cento), istruzione (più 2,6 per cento) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (più 2,5 per cento). Prezzi inferiori rispetto a quelli dello stesso mese dell'anno precedente per mobili, articoli e servizi per la casa (meno 0,1 per cento), servizi sanitari e spese per la salute (meno 1,0 per cento) e comunicazioni (meno 7,6 per cento).

Il progetto è stato presentato dal dirigente del servizio commercio della Regione Umbria, Enzo Cantucci, dal responsabile scientifico Pier Luigi Daddi della Facoltà di Economia, Università degli Studi di Perugia, da Rita Bartoloni, responsabile metodologico del progetto / ufficio regionale Istat per l'Umbria, e dal dirigente servizio statistiche sui prezzi /Istat, Mauro Politi.

Pubblicato il: 06/03/2008

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