La Regione ha approvato le modifiche dello STINA
La modifica più consistente ha riguardato l'inserimento del Comune di Monteleone d'Orvieto all'interno dello STINA e l'ampliamento dei territori in Comune di Montegabbione e di San Venanzo
Dopo un lungo iter procedurale avviato dalla Comunità Montana, in qualità di ente gestore dello STINA, con delibera consiliare n° 5 del 12/3/2004, il Consiglio Regionale, nella seduta del 26 febbraio u.s., ha approvato le modifiche allo STINA, che ne ampliano la superficie da ha 40.887 ad ha 47.159.
I perimetri provvisori stabiliti con la legge regionale istitutiva dello STINA, in sede di predisposizione dei piani delle aree naturali protette, furono oggetto di variazioni apportate dalla Comunità Montana ed approvate dalla Provincia di Terni, dopo incontri con i comuni, le associazioni e le popolazioni locali direttamente coinvolti.
La modifica più consistente ha riguardato l'inserimento del Comune di Monteleone d'Orvieto all'interno dello STINA e l'ampliamento dei territori in Comune di Montegabbione e di San Venanzo.
Durante la fase intercorsa tra gli atti intrapresi dalla Comunità Montana e la conclusione dell'iter regionale, erano sorte incertezze interpretative inerenti in particolare l'esercizio venatorio, che ora vengono definitivamente risolte.
Il presidente della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana Giorgio Posti, nel ringraziare l'assessorato regionale per l'attività svolta, manifesta la propria soddisfazione per la definitiva approvazione delle variazioni inerenti lo STINA, che consentono di chiudere una lunga fase istruttoria, dopo alcuni rallentamenti provocati in particolar modo dalla contemporanea evoluzione degli accordi per l'istituzione del Parco Interregionale Monte Rufeno-Selva di Meana.
Pubblicato il: 02/03/2008