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Orvieto. Approvato Casello nord, bretella di Sferracavallo, terzo ponte sul Paglia

Il consiglio comunale lpassa e controdeduzioni degli uffici comunali alle 103 osservazioni alla variante del Piano regolatore generale. Stop a nuove aree d'espansione e il via libera al potenziamento dell'area industriale di Bardano. Niente cava a Benano

foto di copertina

ORVIETO - Approvate ad una ad una, per alzata di mano, le controdeduzioni degli uffici comunali alle 103 osservazioni alla variante del prg (parte strutturale) dal consiglio di ieri pomeriggio definitivamente varata ad Orvieto. Inserimento di previsione per il casello Orvieto nord, la bretella di Sferracavallo, il terzo ponte sul fiume Paglia all'altezza del bivio per Osarella, le novità che dal punto di vista delle infrastrutture maggiormente caratterizzano questa variante. Con lo strumento urbanistico si è dato anche lo stop a nuove aree d'espansione e il via libera al potenziamento dell'area industriale di Bardano. Sempre dal punto di vista economico, un aspetto che ha fatto molto parlare è stata, infine, la cancellazione dell'area estrattiva di Benano. L'osservazione prodotta dall'imprenditore interessato Giosuè Adimaro Fiaschi (la numero 80) è stata respinta con una relazione di ben 11 documentate pagine, affidate al professor Giuseppe Capelli e al professor Roberto Mazza, in qualità di consulenti dell'amministrazione. Le argomentazioni sono sostenute da diverse citazioni di sentenze del consiglio di Stato, quasi ad assaporare già la battaglia legale a cui non è escluso che possa portare la vicenda. Intanto, mentre ad Orvieto è avvenuta la definitiva cancellazione dell'area estrattiva, a Castel Viscardo - dove il sindaco contrariamente a Mocio non ha preso posizione né favorevole né contraria -  si discute sull'ampliamento della "Orvieto basalti", a pochi chilometri di distanza da Benano. La questione è stata al centro lunedì sera di un incontro tra il sindaco di Castel Viscardo e alcune associazioni politico - ambientaliste (Altracittà, Sinistra critica, L'ape, Assal, Ars). Le associazioni hanno ribadito "la necessità strategica di salvaguardare tutto l'altopiano dell'Alfina dalle estrazioni di basalto, in quanto riserva strategica interregionale di acqua potabile" e hanno anche detto di voler voce in capitolo nella prossima conferenza dei servizi che si terrà sull'argomento.

Pubblicato il: 28/02/2008

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