Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Buone notizie sulla salute. Un palloncino regola l'incontinenza da stress

All'Ospedale S.Maria della Stella di Orvieto arriva la nuova tecnica miniinvasiva in grado di risolvere i guai dovuti alla rimozione della prostata. 

ORVIETO - Regolare l'incontinenza da stress con un palloncino. E' quello che si fa al nosocomio orvietano. Una nuova tecnica miniinvasiva che, con gli ultrasuoni, migliora il trattamento per l'incontinenza urinaria da sforzo a seguito della rimozione della prostata. Con due palloncini si crea la continenza e con la tecnica d'impianto perfezionata ad Orvieto la procedura è veloce e mini invasiva. L'innovativa tecnica è stata recentemente impiegata per la prima volta ad Orvieto dal dottor Franco Blefari, direttore del reparto di Urologia su un paziente maschio di 70 anni. La rimozione della prostata è un intervento che si rende necessario qualora il paziente sia affetto da tumore maligno localizzato alla ghiandola prostatica. Questo tipo di intervento chirurgico è praticato nei maggiori centri urologici ma una delle complicanze che possono insorgere dopo l'intervento è l'incontinenza urinaria da sforzo. Con il ProAct, questo il nome commerciale della terapia, è possibile offrire una nuova opzione terapeutica. Si tratta di una procedura miniinvasiva e semplice che utilizza l'impianto di 2 palloncini di silicone posizionati sotto la vescica. Una volta impiantati, i palloncini sono opportunamente regolati con l'iniezione di liquido fisiologico fino ad ottenere la continenza, eliminando così le perdite di urina. "Questo sistema - spiega il dottor Blefari - non rappresenta una novità, ma con la tecnica di impianto che abbiamo sviluppato anche nel nostro Centro, che utilizza il controllo ad ultrasuoni, è diventata ancora più veloce e maneggevole nelle mani dello specialista, tanto che si può eseguire in giornata e in anestesia locale. L'intervento dura circa mezz'ora con il vantaggio della sicurezza e degli effetti collaterali ridotti al minimo" Questa tecnica - conclude Blefari  - è indicata per tutti i pazienti che abbiano sintomi di incontinenza urinaria da sforzo causati da prostatectomia radicale che non abbiano avuto risultati soddisfacenti con la terapia riabilitativa o farmacologica o in pazienti con incontinenza grave ma che non intendano sottoporsi ad intervento con un impianto di sfintere artificiale.

 

 

Pubblicato il: 24/02/2008

Torna alle notizie...