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Entra in ospedale per una banale colonscopia e finisce operata d'urgenza per le lesioni riportate

E' successo venerdì scorso al "Santa Maria della Stella" di Orvieto. Ma il direttore sanitario Vallecchi rassicura: "All'ospedale di Orvieto si fanno circa  tremila esami endoscopici all'anno, dai sedici ai diciotto al giorno e l'incidenza di rischio che riscontriamo annualmente è fortunatamente bassissima"

di Stefania Tomba

ORVIETO - Entra in ospedale per una banale colonscopia e finisce operata d'urgenza per le lesioni riportate. E' successo venerdì scorso al "Santa Maria della Stella" di Orvieto.  A restare vittima dell'accaduto, su cui la procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto ha già aperto un fascicolo d'indagine, è stata un'orvietana di trentanove anni, residente nel quartiere di Sferracavallo.  La donna, nella mattinata di venerdì, si era sottoposta all'esame diagnostico per effettuare alcuni accertamenti.  Qualcosa, però, sarebbe andato storto al punto che, al termine della colonscopia, i medici si sono visti costretti a sottoporla d'urgenza ad un intervento chirurgico. La signora è fuori pericolo, ma l'odissea subita non è piaciuta affatto né a lei né al marito che, il giorno seguente, ha deciso di presentare esposto in procura sulla vicenda.  La magistratura ha aperto, adesso, un fascicolo d'indagine per cercare di individuare eventuali responsabilità nell'accaduto. Già disposto il sequestro delle cartelle cliniche.  Nessun nome, comunque, comparirebbe ancora per il momento sul fascicolo che la procura della Repubblica presso il tribunale di Orvieto ha aperto con l'ipotesi di reato di lesioni.  Intanto, anche la direzione sanitaria ha avviato un'indagine interna, per capire come l'episodio abbia potuto verificarsi.  "Dirà la magistratura se c'è stato errore umano - commenta il direttore sanitario, la dottoressa Rita Valecchi - ma, da quanto abbiamo potuto appurare con la responsabile del servizio, si sarebbe trattato di uno di quei rarissimi casi che purtroppo rientra nell'incidenza di rischio, strettamente connessa ad esami invasivi come quello affrontato dalla signora".  Per l'ospedale, insomma, non è il caso di invocare vicende di presunta 'malasanità'.  E, a questo proposito, per non gettare "allarmismo ingiustificato" nell'utenza, la dottoressa Rita Valecchi tira fuori i numeri.  "All'ospedale di Orvieto si fanno circa  tremila esami endoscopici all'anno, dai sedici ai diciotto al giorno e l'incidenza di rischio che riscontriamo annualmente è fortunatamente bassissima", rassicura il direttore.  Sarà compito adesso dell'indagine che la magistratura inquirente ha avviato sulla scorta dell'esposto presentato dalla trentanovenne, evidenziare, anche attraverso le perizie, se si possa o meno parlare di negligenza e di errore umano per l'increscioso episodio a cui è andata incontro suo malgrado.

Pubblicato il: 19/02/2008

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