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La Sao vuole sfilarsi dalla raccolta, la Cgil dice no

La questione sarà al centro la prossima settimana di un incontro tra il sindacato e l'amministrazione alla quale la Cgil chiede polso e chiarezza

ORVIETO - La Sao vuole sfilarsi dalla raccolta, la Cgil dice no. L'ipotesi di cessione di ramo d'azienda della Sao trova la ferma contrarietà della Cgil di Orvieto, della funzione pubblica della Cgil di Terni e della Rsu della Sao che, ieri mattina, in conferenza stampa, hanno annunciato lo sciopero a livello nazionale se non dovessero arrivare segnali di ripensamento. La contrarietà trova radicamento nella convinzione che "solo il ciclo unitario dei rifiuti consenta un controllo diretto sulla tariffa".

 

I timori riguardano anche i lavoratori - hanno ribadito il segretario della funzione pubblica Cgil, Paolo Favetta e la segretaria della Cgil di Orvieto, Maria Rita Paggio - "per i rischi di natura contrattuale che portano con sé le cessioni di rami d'azienda".  

 

Acea inoltre starebbe tentano di sfilarsi dal contratto nazionale di igiene ambientale per ricadere in quello sull'energia. "Ora che Sao ha superatto le difficoltà del passato, rispetto alle quali diamo atto alla società di aver sempre tutelato i posti di lavoro, pretendiamo un'assunzione di responsabilità - dicono in Cgil -. Non accetteremo 'lo spezzatino' dove le grandi aziende si tengono i rami più remunerativi e lasciano l'osso".

 

La questione sarà al centro la prossima settimana di un incontro tra il sindacato e l'amministrazione alla quale la Cgil chiede polso e chiarezza. "Il Comune ha tutto l'interesse che Sao mantenga la raccolta - è stato detto - non ceda, per l'ennesima volta, alla logica del più forte".

Pubblicato il: 10/02/2008

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