Archivio Orvietosi Archivio anni 2002-2012: NOTIZIE
NOTIZIE CORSIVI

Esplosione di Castiglione in Teverina. La procura dispone le perizie

S'inizia stamani con l'esame autoptico sui corpi delle vittime. Sempre nella giornata di oggi il consulente nominato dalla procura inizierà la perizia balistica

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - La verità sul disastro dell'esplosione della fabbrica di fuochi d'artificio di Castiglione in Teverina in cui mercoledì hanno perso la vita le due coppie di coniugi della famiglia Cignelli, è affidata alle perizie disposte dalla procura di Orvieto.  Quattro quelle che, per il momento, verranno eseguite a partire da oggi per far luce sulla tragedia.  S'inizia stamani con l'esame autoptico sui corpi delle vittime: Renato Cignelli, di 44 anni, la moglie Rosanna Abbatematteo, di 41, Fiorenzo Cignelli, di 58 e la moglie Elisabetta Tirinnanzi, di 53.

 

L'autopsia, come detto, servirà anche per assegnare un'identità alle salme e dare loro giusta sepoltura. I tempi per l'esame del dna saranno affrettati, anche se non è possibile ancora stabilire con precisione, quando il magistrato potrà dare il nulla osta per liberare le salme. I funerali, dunque non possono essere ancora fissati. Sempre nella giornata di oggi il consulente nominato dalla procura inizierà la perizia balistica nel tentativo di ricostruire la dinamica dell'esplosione, sulla base dei sopralluoghi e dei rilievi fotografici. Un altro fronte dal quale gli inquirenti sperano di ottenere risultati utili alle indagini è quello delle analisi chimiche. Si tratta della perizia sulle ceneri e sui detriti lasciati dall'incendio: l'unico esame che, potenzialmente, sarà in grado di identificare il tipo di materiale che i Cignelli stavano confezionando al momento dell'imprevisto che è stato loro fatale. A tal fine, si stanno eseguendo anche ulteriori sopralluoghi sugli altri fabbricati della ditta rimasti in piedi. Quarta perizia, quella amministrativa, con la quale la procura la prossima settimana verificherà il rilascio delle licenze di cui è titolare la ditta.  Di cause, insomma, ancora non si parla.  Per la procura, allo stato attuale dei fatti, nessuno è autorizzato ad avanzare ipotesi visto che neanche la polizia che conduce le indagini avrebbe in mano alcun riscontro.

 

Mentre restano stazionarie le condizioni di Giandomenico Cignelli, il figlio 26enne di Fiorenzo ed Elisabetta, scampato alla tragedia e ricoverato al Sant'Eugenio di Roma con ustioni sul 30% del corpo.

 

A Castiglione, una comunità unita e solidale, la tragedia ha lasciato un vuoto assordante quasi quanto il boato che mercoledì mattina ha squarciato l'aria e squassato le colline tra l'Orvietano e il Viterbese.

 

Erano le 10,25: con un'esplosione fortissima - "come un aereo che si schianta al suolo" hanno raccontato i testimoni - è saltato in aria il reparto confezionamento della ditta Cignelli, operante a Castiglione in Teverina dal lontano 1964.  Al boato ha fatto seguito un violento incendio e una raffica di fuochi di artificio che è durata almeno per altri dieci minuti. Dentro il fabbricato, ridotto ad un cumulo di cenere, non c'è stato scampo per le quattro persone che stavano confezionando i fuochi per il carnevale di Sant'Eraclio che si svolge tra oggi e domani a Foligno. Nessun dubbio sulla comprovata esperienza e prudenza della ditta Cignelli e anche per questo nessuno al momento, neanche i familiari più stretti (a loro volta in passato titolari della ditta), riescono ad immaginare cosa possa essere accaduto. Pur nella tragica consapevolezza delle mille, e tutte fatali, variabili che nessuno può calcolare in questo di tipo di attività.

 

Pubblicato il: 09/02/2008

Torna alle notizie...