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Rifondazione e Cecilia Stopponi escono dall'Amministrazione Mocio

I motivi di un rapporto ormai fortemente compromesso. Stopponi: "Scontiamo l'incapacità di una classe dirigente a mettersi a disposizione della cosa pubblica" e "inaccettabili ritardi di Mocio nel convocare l'assemblea dei sindaci sulla sanità alla vigilia del nuovo piano sociale e sanitario regionale"

foto di copertina

 

ORVIETO - "Non ci sono più le condizioni per rimanere". E' questo il senso della lunga lettera di dimissioni che ieri pomeriggio Cecilia Stopponi (Prc) ha recapitato al sindaco, rimettendo le deleghe alle Politiche sociali, all'Istruzione e alla Sanità che le erano state affidate ad inizio mandato.

 

Il matrimonio d'amore tra l'esecutivo Mocio e Rifondazione era, d'altro canto, finito da tempo. C'è voluto un lungo periodo da separati in casa per metterci su la parola fine. Le ragioni sono state spiegate ieri mattina in conferenza stampa dalla segretaria del circolo Rosanna Barbanera e dall'assessore stesso, visibilmente emozionato ma fermo nelle proprie decisioni lungamente motivate e ragionate. Stopponi ha denunciato il mobbing spinto con cui, soprattutto negli ultimi mesi, dopo la scelta del Prc di correre da solo per i consigli di zona, il sindaco avrebbe progressivamente svuotato di significato le deleghe affidatele: a partire dalle questioni della sanità "gestite in prima persona dal sindaco", passando per le "richieste d'incontro negate", i progetti tenuti in forse e quelli mai discussi. 

 

In questo quadro l'assessore ha tenuto a sottolineare i meriti conseguiti: quello di aver fatto partire i lavori del Piccolimini, in primis, "del progetto generale non si è mai riuscito a discutere, però" ha detto l'assessore. "Scontiamo l'incapacità di una classe dirigente a mettersi a disposizione della cosa pubblica", ha detto Stopponi riferendosi alla "mancanza di volontà nel portare a termine alcune cose". Polemica Stopponi anche sulla Rsa all'ospedale che "non sarà realizzata per problemi di spazio" e sugli "inaccettabili ritardi di Mocio nel convocare l'assemblea dei sindaci sulla sanità alla vigilia del nuovo piano sociale e sanitario regionale".

 

E la lista continua. Continua con tutte le posizioni del Prc notoriamente contrarie all'amministrazione: dai rifiuti, alla caserma passando per l'università. Le ha ricordate Barbanera, annunciando la partenza a breve di una campagna informativa per "far capire i motivi della nostra scelta".

Pubblicato il: 09/02/2008

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