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Antincendio boschivo, parte un modello integrato

Partirà dall'orvietano un modello sperimentale di intervento sugli incendi boschivi per la stagione 2003

Cronaca

Partirà dall'orvietano un modello sperimentale di intervento sugli incendi boschivi per la stagione 2003. Questo è quanto emerso nella riunione tenutasi questa mattina presso la sede del C.O.M. di Orvieto. Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, Comunità Montana del Monte Peglia Selva di Meana, Polizia Locale, Volontari della Prociv e della Misericordia di Montegabbione, Croce Rossa Italiana, opereranno in sinergia per meglio prevenire ed intervenire nella lotta agli incendi boschivi.

Un'unica rete di comunicazione radio, permettendo cosl in tutte le fasi, avvistamento, e lotta attiva, di mantenere contatto e coordinare gli interventi. Una più razionale ed efficace disposizione dei mezzi sull'intero territorio di riferimento, supporto ed assistenza agli addetti alla lotta attiva, sia per quanto concerne i rifornimenti d'acqua, sia per quanto attiene l'assistenza sanitaria.

I Volontari della Prociv, della Misericordia, della Rosa dell'Umbria, la Polizia Locale, svolgeranno prevalentemente l'attività di avvistamento e segnalazione degli incendi, mentre la lotta attiva, verrà svolta dalle squadre della Comunità Montana, dal Corpo Forestale dello Stato e dai Vigili del Fuoco. Come prescritto dal nuovo Piano Regionale per la programmazione delle attività di previsione di prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, (proprio ieri presentato dall'Assessore all'Agricoltura Giampiero Bocci), i volontari, che avessero raggiunto l'abilitazione alla lotta attiva, con tutti i criteri di idoneità psicofisica, dotati dei mezzi di protezione individuale previsti dalla 626 e superata la Commissione di Idoneità, composta da Com. Montana, Corpo Forestale dello Stato, Vigili del Fuoco, potranno essere utilizzati anch'essi nella lotta attiva, sempre sotto le direttive del C.F.S.

Per questa stagione 2003, tutti i volontari, aventi le caratteristiche di cui sopra, potranno supportare ed affiancare gli operatori antincendio nelle attività di sorveglianza e bonifica dei cantieri interessati all'evento. La C.R.I. dell'orvietano, in particolare i volontari del soccorso, saranno chiamati, in caso di grandi incendi a dare assistenza sanitaria con una autoambulanza.

Il territorio verrà diviso in zone di competenza, Monteleone, Montegabbione, Parrano e Fabro, verranno monitorati dalla Misericordia di Montegabbione. Il Tuderte dalla Rosa dell'Umbria. Allerona, Ficulle, Castel Viscardo, Castel Giorgio, dai Volontari della Prociv di quell'area.
Orvieto Porano, Baschi, Montecchio, S.Venanzo, dai Volontari della Prociv dell'orvietano e dal costituendo nucleo di Baschi.
I mezzi a disposizione saranno delle forze in campo saranno: 1 modulo antincendio su Land Rover, un autocarro ACL con botte e autopompa da 15 quintali, un Unimog Mercedes con botte e autopompa da 22 quintali, messi a disposizione dall'Intercom dell'orvietano. 3 fuoristrada di supporto della Prociv. Un Pick-Up con modulo antincendio, 1 autocarro con botte da 10 quintali, mezzi fuoristrada di supporto della Comunità Montana. 1 autobotte fuoristrada da 15 quintali, fuoristrada di supporto a cura del C.F.S. 1 Autoambulanza a cura della C.R.I.
Parte così, proprio da un territorio, che ha visto in questi anni una forte diminuzione degli incendi, un modello organizzativo che permetterà un ancor più efficace prevenzione e lotta a questo fenomeno.

Pubblicato il: 23/06/2003

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