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Tra Rifondazione e Mocio la separazione è vicina

Il confronto in sede di vertice si sarebbe infatti aperto e chiuso nell'arco di un'ora e mezza circa, senza trovare punti d'incontro o forse proprio senza la volontà di trovarli. Insomma il dado pare ormai tratto

ORVIETO - E' questione di ore ormai per il definitivo divorzio tra Rifondazione comunista e l'Amministrazione Mocio. Il clima di rassegnazione nel quale sembra si sia svolto, ieri sera, il vertice tra il sindaco e il Prc non lascia sperare in nulla di buono, di certo non in una nuova stabilità dell'attuale maggioranza. La decisione, sia essa del sindaco di dimissionare l'assessore in quota Rifondazione o del partito di rimettere le deleghe nelle mani di Mocio, è ormai alla porta. Il confronto in sede di vertice si sarebbe infatti aperto e chiuso nell'arco di un'ora e mezza circa, senza trovare punti d'incontro o forse proprio senza la volontà di trovarli. Insomma il dado pare ormai tratto. Troppe ultimamente le prese di posizione divergenti e le guerre a distanza che si sono consumate. A partire dalla scelta di Rifondazione di correre per conto proprio (anzi con Sd) per il rinnovo dei consigli di zona, per passare attraverso le polemiche sui rifiuti e sui servizi sociali. Rifondazione storce il naso, come, negli ultimi mesi fa su molte questioni, complice anche lo scollamento dei quadri politici nazionali. Qualcosa di più certo lo si saprà, comunque, nella giornata di oggi, quando sindaco e dirigenti di Rifondazione renderanno note le rispettive decisioni.

Intanto il Prc alza la voce anche a Montecchio. Dove il locale circolo ha indirizzato una lettera aperta al sindaco per denunciare "la gravità dell'assenza di un documento politico che indichi le linee d'indirizzo del piano regolatore" e per avere chiarezza sulla convenzione per l'utilizzo del campo sportivo. Quanto al piano regolatore il Prc teme che "si corra il rischio di non favorire gli interessi della collettività, bensì di sfigurare il paesaggio, gravare le casse comunali di spese evitabili e salvaguardare - magari involontariamente - i privilegi di pochi".

Pubblicato il: 06/02/2008

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