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Le cicogne tornano a posarsi sul Santa Maria della Stella

Orvieto è anche uno dei pochi centri dell'Umbria e dell'Alto Lazio dove, da qualche tempo, si può partorire in acqua. Tenuta in grande considerazione l'esecuzione del travaglio e parto 'umano', riducendo la medicalizzazione, consentendo la presenza del partner in sala parto e assistendo la paziente in una struttura accogliente e 'familiare'.

foto di copertina

 

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Le cicogne tornano a posarsi sul "Santa Maria della Stella": a dare impulso a questa nuova e positiva tendenza un reparto, quello di Ostetricia e Ginecologia, completamente riorganizzato e ammodernato da quando il 4 giugno scorso, poco più di sei mesi fa, ha preso servizio il nuovo primario, il dottor Riccardo Morelli, esperto in interventi di endoscopia ginecologica e nelle tecniche di parto tradizionali, come in quelle alternative.

 

I risultati non sono tardati ad arrivare: più 22% negli interventi chirurgici di ginecologia e più 11,6% nelle nascite, con un forte recupero di fiducia da parte delle mamme della Asl di appartenenza e contemporaneamente con molti ricoveri che provengono adesso anche da fuori regione. "E' motivo di grande soddisfazione - commenta il dottor Morelli insieme al direttore sanitario la dottoressa Valecchi - accorgersi che sul reparto ci sia nuovo interesse".  

 

Le ragioni di questo spicchio di buona sanità sono molteplici. Innanzitutto, Orvieto è uno dei pochi centri dell'Umbria e dell'Alto Lazio dove, da qualche tempo, si può partorire in acqua.  "Sono già una decina le orvietane che hanno sperimentato il parto in vasca, ma ci sono molte richieste anche dal vicino Viterbese.  Comunque - spiega Morelli - nel reparto di Orvieto è tenuta in grande considerazione l'esecuzione del travaglio e parto 'umano', riducendo la medicalizzazione, consentendo la presenza del partner in sala parto e assistendo la paziente in una struttura accogliente e 'familiare'.

 

Vengono inoltre favorite le tecniche di assistenza al travaglio e al parto che rispecchiano maggiormente i desideri della donna e, da non molto, è possibile anche usufruire, ancora dietro contributo del ticket, della partoanelgesia (epidurale), molto richiesta dalle donne". 

 

Altra opportunità molto apprezzata e che non è offerta ovunque, è, in alternativa al nido aperto, il rooming in, ovvero la possibilità per la mamma che lo richieda di tenere il bebè in stanza con sé. E ancora, in accordo con la direzione, il reparto orvietano ha introdotto il day hospital ostetrico alla 36-37esima settimana, allo scopo di valutare il benessere materno - fetale prima del parto e ridurre così al massimo la possibile insorgenza d'imprevisti al momento della nascita. Sul fronte prevenzione, infine, oltre ai comuni interventi che vengono praticati, è in arrivo anche un'ecografia tridimensionale.  

 

Lusinghiero anche il bilancio degli interventi chirurgici in ginecologia: chirurgia laparotomia menoinvasiva (tagli non più grandi di 7-9 centimetri), endoscopica e chirurgica miniinvasiva per la sterilità femminile. Si tratta, in quest'ultimo caso, del cosiddetto drilling ovario, già sperimentato con successo da più di un'aspirante mamma.

 

"Per quanto riguarda la chirurgia - puntualizza il dottor Morelli - c'è da dire che i risultati si ottengono grazie alla fattiva e valida collaborazione dell'equipe della sala operatoria centralizzata e, più in generale, se il lavoro che svolgiamo è riconosciuto dalle nostre pazienti lo dobbiamo ad un grande lavoro di squadra di professioniste e professionisti motivati e preparati".

 

 

BOX

Il reparto ha quattordici posti letto, sei medici più il primario, sei osteriche (tutte sotto i trent'anni), cinque infermiere e un oss.  Questi i numeri del reparto di Ostetricia e Ginecolologia del Santa Maria della Stella di Orvieto. Un reparto che, come molti altri dell'ospedale cittadino, soffre per carenza di personale.  Servirebbe un altro medico, almeno un'altra infermiera e un'altra ostetrica per poter coprire tutti i turni.  Al momento, nell'ambito del più vasto progetto di riordino sanitario, è aperto il bando per rinforzare l'organico infermieristico.

Pubblicato il: 06/02/2008

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