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Casa della Divina Provvidenza. Ficullesi in rivolta

In quattrocento firmano una petizione affinché venga rinnovato l'incarico di direttore sanitario al dottor Gino Terraazza

 FICULLE - I ficullesi si coalizzano e, con in mano 400 firme, scrivono al consiglio d'amministrazione della casa di riposo "Divina provvidenza". Motivo: al dottor Gino Terrazza, dopo anni alla direzione sanitaria della struttura che ospita circa una cinquantina di anziani, non viene riconfermato l'incarico. "Il mancato rinnovo del contratto al dottor Gino Terrazza, da parte del consiglio - tuonano i ficullesi - costituisce per noi motivo di grande preoccupazione per il futuro della casa di riposo dal momento che siamo anche fermamente convinti che i livelli di qualità del servizio ad oggi raggiunti possono essere in gran parte proprio merito suo. Non è accettabile - aggiungono - che ad un professionista serio e responsabile che gode della stima e del rispetto, sia personale che professionale, di tutti noi, possa essere riservato un trattamento del genere che riteniamo a dir poco offensivo e per il modo in cui si consuma incomprensibile. Tenuto conto che si tratta dell'unica figura professionale all'interno della struttura che garantisce gli utenti e non". Per questa ragione la popolazione ficullese ha dato il via a una vera e propria mobilitazione mossa soprattutto "dall'assoluta mancanza di motivazioni - spiegano - con la quale si procede nel non voler rinnovare la convenzione al dottor Terrazza che apre spiragli e domande inquietanti ma tutte allarmanti. Domande alle quali non riusciamo a darci risposte, risposte che per il bene della 'Casa' vorremmo che ci fossero, magari in modo chiaro e ineccepibile. Con questa lettera - concludono - invitiamo il Consiglio a ritornare sui suoi passi se veramente ha a cuore la sopravvivenza dell'Istituto".

Pubblicato il: 04/02/2008

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