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Orvieto. Regolamento per il decoro della città. Tante novità

Via antenne, parabole e tende o arredo non consoni. Le regole già approvate dall'Amministrazione saranno partecipate alle associazioni l'8 febbraio

di SARA SIMONETTI

 ORVIETO - Nuovo regolamento comunale per il decoro dell'arredo urbano: si va verso la partecipazione con i commercianti. Dopo la sostituzione delle insegne, da primavera scatta il riordino. Quindi, niente più parabole, tende, targhe e tavolini a meno che non stonino con i valori architettonici della città. Il regolamento, di fatto già approvato,  sarà partecipato con le associazioni l'8 febbraio ma tutte le regole alle quali dovranno attenersi sia commercianti che residenti sono contenute nel documento che spiega, punto per punto, le tipologie di arredo urbano consentite. Prima di tutto la questione dei tavoli all'aperto che, l'estate scorsa, ha tenuto sveglie intere famiglie perché lamentavano troppo rumore. E sarà di nuovo guerra perché ci saranno ancora tavolini "rigorosamente in legno, metallo o altri materiali verniciati" ed ombrelloni all'aperto, "esclusivamente di tela e a tinta unita ed adeguati per forma, materiale e colore all'immagine storica della piazza" che saranno concessi, però, per attività di ristorazione all'esterno degli esercizi previa autorizzazione, "limitatamente ai periodi estivi". Parabole ed antenne televisive, invece, avranno vita breve e, chi ne è dotato, dovrà controllare che siano "in numero non superiore ad una per ogni unità condominiale e installate non su balconi o terrazzi". Pena, sanzioni di centinaia di euro. Una parte specifica del documento, inoltre, è dedicata anche all'oggettistica funzionale come contenitori espositivi, informativi e distributivi. Nel caso di esercizi commerciali "non è consentita l'installazione, anche se mobile, di contenitori o oggetti pubblicitari al di fuori della vetrina salvo che questa sia in posizione arretrata rispetto al filo esterno della facciata". Altro capitolo del regolamento prevede il divieto di "installare apparecchi di condizionamento, caldaie, serbatoi, motori che potranno trovare collocazione nei locali terreni, in vani interrati e seminterrati". E poi ancora, sarà fatta piazza pulita di tutte le bacheche informative a meno che "non siano applicate esclusivamente alle pareti degli edifici prospicienti le pubbliche vie o piazze e che non rispettino criteri di proporzionalità e simmetria". Per arrivare, poi, alla sezione dedicata all'oggettistica per la comunicazione. "Per le affissioni pubbliche si privilegia l'utilizzo di pannelli autoportanti evitando l'applicazione di pannelli a muro". Per quanto riguarda, invece, le tipologie di insegne ammesse per il centro storico: "insegna formata da simboli e/o caratteri privi di supporto montati su supporto autoportante, insegna a pannello con tipologia a muro con caratteri a stampa, pittura, traforo" mentre è "vietata la collocazione di insegne a bandiera consentendo solo quelle di carattere storico". E tutti quegli esercizi commerciali provvisti di tende a "cappottina" o a "bauletto" dovranno mettere mani al portafogli perché "nel centro storico l'unica tipologia ammessa è la tenda a braccio ad un solo telo frontale senza montanti verticali e, rigorosamente non di plastica o in materiale che riflette la luce".

 

 

Pubblicato il: 03/02/2008

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