Ad Orvieto buttati 500mila euro regionali destinati a residenze per studenti e a Castel Viscardo va un milione

ORVIETO - Chi, in tempi di "vacche magre", sputerebbe sopra a mezzo milione di euro? Eppure è quello che ha fatto il Comune di Orvieto rinunciando di fatto a tale somma che la Regione aveva praticamente già stanziato per la realizzazione di residenze per studenti. I finanziamenti sono quelli del Poa (piano operativo annuale) destinati all'edilizia residenziale. C'è chi li ha colti al volo, come il Comune di Castel Viscardo, dove ieri è arrivato l'assessore regionale, Stufara a portare la "buona novella": un milione di euro per la ristrutturazione di 73 immobili residenziali e 6 non residenziali. Una cifra enorme per un piccolo Comune di appena 3000 abitanti, destinata davvero a cambiare i volti di Viceno, Castel Viscardo e Monterubiaglio.  

Ad Orvieto, invece, neanche un centesimo. Ma andiamo per ordine, per capire meglio.

La Regione, ormai oltre due anni fa, apre un sondaggio per il Poa e, a dicembre 2005, arrivano le manifestazioni d'interesse. Tra i tanti comuni umbri, rispondono sia Orvieto che Castel Viscardo: la prima con un progetto di residenze per studenti a Sferracavallo, la seconda con un progetto di recupero d'immobili. A settembre dell'anno dopo, sulla base delle manifestazioni d'interesse, la Regione ipotizza gli stanziamenti e mette in conto 500mila euro, sia per Orvieto che per Castel Viscardo. Spetta ora ai Comuni presentare un progetto che la Regione possa ritenere credibile e premiare in proporzione.

E qui sta il punto. Castel Viscardo ci crede e mette in campo un progetto d'animazione sul territorio che confluisce in un progetto organico. Al punto che la Regione, visto che i soldi ci sono - anzi, diverse miglia di euro sono rimaste nelle casse - decide che Castel Viscardo si merita più del doppio: un milione e 48mila euro. Orvieto però fa perdere le proprie tracce e, in Regione, non presenta alcun progetto, né a febbraio 2007, data di iniziale di scadenza del bando, e neanche ad aprile, mese al quale alla fine è stata posticipata la scadenza. Un treno inspiegabilmente perso. O forse semplicemente da dicembre 2005 ad aprile 2007 qualcosa è cambiato, per cui le case per studenti non hanno più rappresentato una priorità per il Comune.