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La complanare costerà 3milioni 300mila euro in più del previsto

L'annuncio giunge proprio all'indomani del richiamo, da parte della Regione, a scelte chiare e tempestive sulle infrastrutture ad Orvieto. Approvazione del progetto definitivo del primo lotto dell'arteria, apertura del cantiere ento l'anno

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di Stefania Tomba

ORVIETO - La complanare costerà 3milioni 300mila euro in più del previsto. La doccia fredda annunciata arriva con l'approvazione del progetto definitivo del primo lotto dell'arteria comunicata ieri dall'assessore ai Lavori pubblici, Marino Capoccia, insieme alla previsione d'apertura del cantiere tra la fine dell'estate e i primi dell'autunno di quest'anno. L'annuncio giunge proprio all'indomani del richiamo, da parte della Regione, a scelte chiare e tempestive sulle infrastrutture ad Orvieto. E appunto sulle dichiarazioni, rilasciate ieri al Giornale dell'Umbria dall'assessore regionale Giuseppe Mascio, l'assessore e vicesindaco si dice "sorpreso". E rilancia: "ma se siamo proprio noi ad attendere la convocazione della Regione per il protocollo d'Intesa per la variante di Sferracavallo" è la replica di Capoccia che dice di voler portare il progetto in consiglio "nella prima decade di febbraio". "Anche la complanare - aggiunge il vicesindaco - ha chiarezza assoluta su costi e tempi di realizzazione". Peccato che i numeri siano "leggermente" gonfiati rispetto alla cifra prevista (e stanziata dalla Regione nel 2004) di 14milioni 817mila euro. Per realizzare la prima parte dell'infrastruttura che garantirà il secondo accesso all'ospedale servono adesso oltre 17milioni, più 1milione 154mila euro per opere di "mitigazione ambientale".

Soldi che assolutamente il Comune non ha e non mette neanche in previsione di spendere. "La realizzazione dell'intero progetto - spiega Capoccia - avverrà con le somme a disposizione e con i ribassi d'asta che in genere si attestano attorno al 20 - 25%". Et voilà. 

Eppure ad Orvieto c'è chi è molto più preoccupato e sicuramente molto meno sorpreso dell'assessore. Certamente non è sorpreso il consigliere Sdi Franco Barbabella che proprio per individuare definitivamente le priorità in tema d'infrastrutture ha presentato in questi giorni in Comune un ordine del giorno. "Orvieto, nella viabilità urbana ha tre grandi emergenze che sono la complanare, la variante di Sferracavallo e il sottopasso di via dei Tigli. Ma, a livello extra urbano, c'è un'altra grande priorità che è l'adeguamento della Baschi - Todi, una strada che, per come si presenta oggi, impedisce ad Orvieto il collegamento col resto della regione". Quanto al casello e al II stralcio della complanare, Barbabella, ha sempre evidenziato il grosso rischio che si correva nel mettere in competizione i due interventi.

A buttare benzina sul fuoco poi c'è Stefano Olimpieri di An. "I cittadini - dice - vengono presi in giro da 10 anni su complanare, variante di Sferracavallo, sottopasso di via dei Tigli e ora anche il casello". "Di quest'ultimo si sono perse le tracce - elenca Olimpieri - la complanare sta subendo gravosi ritardi, e per la variante ci doveva essere il progetto già dalla fine del 2005, mentre non è dato conoscere ancora il tracciato che si dice sia stato modificato ad hoc per non disturbare qualche "eccellente" proprietario di terreni. Per non parlare del sottopasso di via dei Tigli che non trova finanziamenti".

In sintonia, Raffaele Nevi di Fi che punta il dito contro "l'incapacità di amministrare di Mocio che rischia di far uscire Orvieto dalla partita dello sviluppo infrastrutturale dalla Regione, un'assoluta priorità per noi". "Siamo stati noi - aggiunge Nevi - a lanciare l'idea del casello nord, abbiamo spinto a livello nazionale per far sì che l'aeroporto di Viterbo diventasse realtà, ma se tutto questo non è accompagnato da uno sforzo a livello comunale sarà del tutto inutile". "E allora - chiude Nevi - invece di continuare a fare il censore dell'operato di altri Comuni o fare accordi al ribasso con la Sao, il sindaco pensi a realizzare un sistema viario che metta al centro la complanare, la variante ai fori di Baschi e quella di Sferracavallo".

Pubblicato il: 31/01/2008

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