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Un'intera via ripulita dai ladri, i carabinieri fermano tre albanesi

Ad essere presa da mira è stata l'apparta via dei Lecci, nel quartiere di Ciconia, dove sono stati visitati ben quattro appartamenti

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Un'intera via ripulita dai ladri, i carabinieri fermano tre albanesi.  E' successo giovedì notte, quando ad essere presa da mira è stata l'apparta via dei Lecci, nel quartiere di Ciconia, dove sono stati visitati ben quattro appartamenti, più uno nella confinante via delle Robinie, dove il furto è rimasto solo tentato, grazie all'entrata in funzione del sistema d'allarme.  I ladri, con tanto di calzari antirumore e arnesi da scasso, hanno portato via un'automobile (un'Alfa GT), soldi in contanti per un ammontare di circa 3mila euro, un pc portatile, un iPod e tutti i telefonini che sono riusciti ad arraffare nelle abitazioni: diversi.  

 

Il tutto mentre le famiglie dormivano placidamente nei propri letti.  Nessuno si è accorto di nulla, se non il mattino seguente.  Quando qualcuno è corso dai carabinieri, qualcun altro dalla polizia, senza sapere nulla gli uni degli altri.  Neanche che i carabinieri intorno alle 4 di notte, nel corso dei regolari controlli del territorio, avevano fermato, lungo via Angelo Costanzi, un'A3 con a bordo tre cittadini stranieri di nazionalità albanese e una parte della refurtiva. I tre albanesi - L.V. di ventinove anni, K.M. e A.A. di ventiquattro - avevano in tasca una parte del bottino  (1700 euro) e l'iPod con dentro proprio le foto dei derubati.  Sulla macchina i carabinieri hanno trovato anche arnesi da scasso: tronchesi, martello e cacciavite.  Forse proprio quelli utilizzati per il forellino alle finestre, tipico della criminalità albanese e che è stato anche la sigla dei furti della notte scorsa.  Le abitazioni scassinate sono tutte villette al pian terreno.  Ora i carabinieri della compagnia di Orvieto indagano per risalire agli altri componenti della banda che se ne sarebbero andati col grosso della refurtiva: l'auto, il computer portatile, altri contanti e i cellulari.  

 

I tre fermati invece sono dietro le sbarre di via Roma, con l'accusa di furto aggravato in concorso.  Si tratta, come detto, di giovani, tutti sotto i trent'anni, uno solo è incensurato, gli altri due hanno entrambi precedenti specifici e, dai controlli dei carabinieri, risultano residenti tra il Lazio, l'Abruzzo e la Capitale.  Anche se uno di loro in passato ha soggiornato ad Orvieto, ragion per cui viene ritenuto dagli inquirenti il possibile basista. I rilievi di natura scientifica aiuteranno il resto dell'indagine.  Per l'intera giornata di ieri, si sono susseguiti, infatti, accurati sopralluoghi sul posto ad opera dei militari dell'Arma.   

Pubblicato il: 26/01/2008

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