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Rifiuti. Lettera a Mocio di Ars, Comitato Nazionale del Paesaggio, Cittadinanza Attiva, WWF

"Torniamo a ribadire che Orvieto, città del Duomo, città slow e di grande tradizione vitivinicola e del buon vivere, non possa in alcun modo prevedere uno sviluppo legato al piano industriale dei rifiuti"

Egr. Sig. Sindaco,

abbiamo letto la sua lettera di risposta al noto articolo della Repubblica di C. Bonini e vorremmo, come rappresentanti delle associazioni che hanno preso posizione critica sulla situazione della gestione dei rifiuti e della discarica di Orvieto "Le Crete", richiamare la sua attenzione su diversi punti:

·       Ci risulta che il 13 agosto 2007 è stata firmata una Convenzione tra i sindaci dell'ATO 4, di cui lei fa parte, e la SAO (gruppo Acea); all'articolo 12 della suddetta convenzione è previsto lo smaltimento nella discarica "Le Crete" di Orvieto di una quantità pari a 130.000 tonnellate, da qui al 2010, di "rifiuti speciali" senza limitazioni territoriali. I rifiuti speciali comprendono anche le scorie dei termovalorizzatori.  Si ricorda inoltre che in base al D.Lgs 13/1/2003 n.36 e al D.M. Ambiente del 3/8/2005 il limite tra rifiuto pericoloso e non pericoloso è solo nella concentrazione dell'elemento inquinante nell'eluato.

·        E' apprezzabile che codesta amministrazione non intenda fare il bilancio con i rifiuti e quindi auspichiamo che lei possa non sottoscrivere la bozza di accordo proposta dalla SAO in data 27/11/2007 .

·        La campagna di sensibilizzazione con un impegno di spesa per 45.000 euro avvenuta  negli anni 2005, 2006, 2007 in che cosa è consistita? Noi non ce ne siamo accorti.

Torniamo a ribadire che Orvieto, città del Duomo, città slow e di grande tradizione vitivinicola e del buon vivere, non possa in alcun modo prevedere uno sviluppo legato al piano industriale dei rifiuti.

 

Ars; Comitato Nazionale del Paesaggio, Cittadinanza Attiva, WWF

Pubblicato il: 24/01/2008

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