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Mi dispiace, ma non sono d'accordo con il Sindaco

di Maria Cecilia Stopponi

La decisione del Sindaco di Orvieto di attivare un servizio di trasporto ad hoc per i 5 bambini che - in seguito alla chiusura della scuola primaria di Sugano - sono stati iscritti dalle famiglie in un plesso scolastico non di competenza territoriale e non fornita  del  servizio scuolabus, non mi trova d'accordo.

Il servizio di trasporto che L'Amministrazione Comunale fornisce da anni con un notevole impegno economico ed organizzativo, (data la complessità e la vastità del territorio da cui proviene la popolazione scolastica) è anche il risultato di una collaborazione consolidata negli anni, tra le Istituzioni e le famiglie, le quali accettano anche notevoli sacrifici, legati all'impossibilità di ricevere un servizio "personalizzato", per il quale  chiaramente si dovrebbero prevedere  ben altre  risorse finanziarie in bilancio.

Mentre è innegabile il disagio affrontato dalle  famiglie di Sugano, a  causa della repentina chiusura della scuola, diventa difficilmente comprensibile, ed assolutamente non condivisibile da parte mia, l'attuazione di una soluzione personalizzata  rivolta esclusivamente a  5 famiglie e non invece  a TUTTA la popolazione scolastica di Sugano, incluse quindi le altre 13 che, invece, avendo accettato l'iscrizione al plesso territorialmente competente (Sferracavallo), si vedono costrette (per motivi di organizzazione del servizio di trasporto scolastico) a far uscire i propri bambini 20 minuti prima della fine delle lezioni.

Peraltro, questa "soluzione" ha comportato l'acquisto di un mezzo di trasporto da 9 posti, utilizzando per il servizio  un dipendente comunale,  mentre sono già presenti nel parco Scuolabus mezzi appositamente omologati  che - attualmente - non viaggiano per carenza di organico autisti di scuolabus.

 Un atteggiamento "risarcitorio", se di questo si tratta, deve essere rivolto - per un criterio di equità e giustizia - a tutte le 20 famiglie di Sugano; ma nello stesso tempo dovrebbe essere rivisto l'intero servizio, rivolto quotidianamente ad altri circa 400 bambini, per poter fornire - attraverso un adeguato potenziamento delle risorse in bilancio -   risposte alle esigenze di ciascuno.

 In questo caso - invece -  si sancisce il principio che esistono disagi e bisogni di serie A ed altri di serie B.

Pubblicato il: 11/01/2008

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