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'Chi ha interesse a fare terrorismo sui rifiuti?'

Si scalda e non poco il sindaco della città Stefano Mocio nei confronti di quanti "affrontano questi temi con superficialità, lavorando per disinformare e generare terrore"

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Chi ha interesse a fare terrorismo sui rifiuti?" Si scalda e non poco il sindaco della città Stefano Mocio nei confronti di quanti "affrontano questi temi con superficialità, lavorando per disinformare e generare terrore". Il riferimento è chiaramente alla raccolta di firme indette la scorsa settimana dall'associazione per il rinnovamento della Sinistra e da alcune associazioni ecologiste contro le politiche ambientali del Comune. Ma non è escluso che un pensiero Mocio lo rivolga anche a Rifondazione comunista con la quale di nuovo c'è tensione e la cui posizione, in tema di rifiuti, è sempre stata vicina a quella dei "compagni d'Arcobaleno". Per Mocio c'è qualcosa dietro: c'è un disegno nella testa di chi confonde rifiuti speciali senza distinguere tra  pericolosi e non pericolosi e "chi, in maniera strumentale, mette insieme l'accordo con Acea e la tipologia di rifiuto".  Per tutta risposta Mocio - che si è lasciato andare alla digressione nell'ambito della conferenza stampa di "fine anno" di ieri - parla di "estrema trasparenza" dell'amministrazione comunale, ricordando che ogni qualvolta ci sono stati atti poco chiari (e indica le lottizzazioni de "Il Poggente") è andato lui stesso in procura.  Come a voler dire che è pronto a farlo ancora.  Della politica sui rifiuti, invece, Mocio è molto soddisfatto e cita a proposito gli obiettivi raggiunti nel 2007: il riconoscimento dell'aggio ambientale, la definizione del ruolo della discarica in Umbria, l'ingresso in Sao (al 3%) e l'inizio del confronto con Acea. 

Come si dice soddisfatto, anche del no, detto al Governo per l'emergenza Campania, e dell'atteggiamento tenuto dalla Regione nella stessa vicenda. Lorenzetti e Bottini, in realtà, hanno parlato diplomaticamente soltanto di "difficoltà" a ricevere i rifiuti. Al punto che sull'argomento sono voluti tornare tanto il capogruppo della Cdl in consiglio regionale, Pietro Laffranco quanto il deputato umbro di An, Domenico Benedetti Valentini che chiedono più fermezza alla Regione.  "La giunta regionale - attacca Laffranco - ha espresso, a nostro avviso, un diniego troppo blando e moderato alla richiesta del Governo". Infine, per tornare alla tensione tra sindaco e Rifondazione, sembra proprio che stavolta si sia arrivati ad un punto di non ritorno. Sollecitato sull'argomento Mocio risponde che "finora non ci sono mai state posizioni discordanti in giunta su atti rilevanti. Qualora ci fossero - dice, mandando un chiaro messaggio - spetta all'assessore dimettersi, diversamente il sindaco gli revoca l'incarico".

Una dichiarazione ovvia che tanto ovvia non è se per tutta risposta, nel pomeriggio, l'assessore del Prc, Cecilia Stopponi fa sapere di dissentire, per ragioni di equità e di bilancio, dalla scelta del sindaco di attivare un servizio di trasporto ad hoc per i 5 bambini che, in seguito alla chiusura della scuola primaria di Sugano, sono stati iscritti dalle famiglie alle scuole di Porano. Pronto "il casus belli". Sarà Stopponi, ora, a dimettersi o il sindaco che le toglierà l'incarico?

Pubblicato il: 11/01/2008

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