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Chiuso il 2007 con un po' di affanno, ma anche con molta soddisfazione

Giorgio Posti, presidente della Comunità montana Monte Peglia Selva di Meana, fa i conti del 2007 e pensa all'anno nuovo. Le attività che hanno contraddistinto l'Ente nel corso dell'anno appena trascorso, appaiono numerose e diversificate, spaziando dal governo del territorio alla tutela e valorizzazione dell'ambiente, dagli interventi per lo sviluppo economico alla promozione dell'area vasta, dalla riorganizzazione della macchina amministrativa alla salvaguardia dei livelli occupazionali

La Comunità Montana ha chiuso il 2007 nel rispetto dei programmi posti alla base della sua attività a partire del bilancio di previsione approvato nella scorsa primavera.

Il risultato non deve apparire scontato, sia per le annose difficoltà finanziarie che caratterizzano la maggior parte delle Comunità Montane umbre, sia per le vicende istituzionali legate alla legge regionale di riforma varata proprio nel 2007 (L.R. 24 del 23/7/2007) ed alle norme contenute nella finanziaria.

Lo scenario disegnato da quest'ultima aveva addirittura previsto, in un primo momento, la soppressione di numerosi enti montani, tra cui anche il nostro, poi scongiurata grazie ad una serie di emendamenti parlamentari che comunque imporranno su scala nazionale una loro drastica razionalizzazione.

La Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana, in base alla legge regionale di riforma sopra menzionata, che prevede la riduzione da 9 a 5 comunità montane e che di fatto ha anticipato le scelte nazionali, sarà  ricompresa all'interno di 1 dei 5 ambiti ottimali che si andranno definitivamente ad individuare.

Il 2007, dal punto di vista politico-istituzionale, potrà pertanto essere considerato come l'anno in cui sono state gettate le basi definitive per l'attuazione della riforma endoregionale, che verosimilmente si concluderà nel 2008.

Le attività che hanno contraddistinto l'Ente nel corso dell'anno appena trascorso, appaiono numerose e diversificate, spaziando dal governo del territorio alla tutela e valorizzazione dell'ambiente, dagli interventi per lo sviluppo economico alla promozione dell'area vasta, dalla riorganizzazione della macchina amministrativa alla salvaguardia dei livelli occupazionali.

In tale contesto sembra opportuno elencare di seguito alcuni interventi/iniziative che appaiono di maggior significato per l'anno 2007.

Tra essi emerge il rilevante monte investimenti attivato dall'Ente, che ha consentito sia di garantire la copertura finanziaria del settore idraulico-forestale, sia di attuare significative opere di valorizzazione del territorio, tra cui si evidenziano i lavori per la valorizzazione delle risorse termali del Fosso del Bagno di Parrano, i lavori a valere sul DOCUP ob. 2 del settore TAC (Turismo Ambiente e Cultura ) eseguiti in economia o per conto dei Comuni membri beneficiari dei finanziamenti, i tradizionali lavori a carattere forestale all'interno dello STINA o quelli fortemente richiesti dai Comuni nel settore del verde urbano, le opere di manutenzione e promozione della rete escursionistica, gli interventi eseguiti in convenzione per la manutenzione della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi nell'ambito dei fondi assegnati dalla relativa legge speciale, le attività faunistiche per conto della Provincia di Terni, gli interventi agro-forestali eseguiti anche per privati.

Tutto ciò è stato possibile grazie alla professionalità e versatilità dei dipendenti della Comunità Montana, che hanno consentito all'ente stesso di acquisire un ruolo istituzionale di primo piano sul territorio, in stretto rapporto di collaborazione con i Comuni membri, come dimostrano anche le convenzioni in tema di funzioni associate proseguite nel campo del verde urbano ed attivate per ciò che concerne il decentramento catastale.

Da segnalare poi alcuni accordi che hanno caratterizzato il 2007 e che vedranno i loro effetti esplicarsi anche negli anni futuri.

In tal senso sottolineiamo il protocollo d'intesa siglato con ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente) Umbria, al fine di attuare interventi nel campo energetico da fonti rinnovabili, quali le biomasse (caldaie a cippato di legna e reti di teleriscaldamento), il solare (pannelli solari per acqua calda presso impianti sportivi e centri scolastici), l'idroelettrico (mini-idraulica in corrispondenza di vecchi mulini da recuperare anche dal punto di vista storico ed architettonico), l'eolico (installazione di aerogeneratori in zone vocate).

Un ulteriore protocollo d'intesa è stato sottoscritto con la Provincia di Terni per il contenimento della specie cinghiale, al fine di ridurre i danni in agricoltura e ripristinare i corretti equilibri faunistici nelle aree demaniali ed aree naturali protette dello STINA in gestione alla stessa Comunità Montana. La prima fase di attuazione del suddetto protocollo ha evidenziato l'efficacia delle misure adottate dall'ente montano, in collaborazione con le associazioni di categoria maggiormente interessate (cacciatori ed agricoltori), che sono state coinvolte ed informate sulle attività svolte e programmate.

Tale attività ha restituito piena funzione alla Comunità Montana quale ente parco, rafforzando il significato delle nuove norme regionali che attribuiscono proprio alle Comunità Montane la gestione delle aree naturali protette in Umbria.

Nell'ambito delle stesse normative, che consolidano il ruolo di tali enti anche nel campo della bonifica sui territori privi degli appositi consorzi, la Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana ha stipulato una convenzione con la Comunità Montana Associazione dei Comuni del Trasimeno, al fine di costituire uffici comuni di progettazione nel settore della sistemazione idraulica dei corsi d'acqua e degli interventi di bonifica. Tale collaborazione ha prodotto una prima serie di tangibili risultati in termini di finanziamenti attivati per interventi su torrenti in dissesto e/o con problemi di officiosità idraulica nei Comuni di Collazzone, Fratta Todina, Monte Castello di Vibio e San Venanzo.

Nel settore della promozione e dello sviluppo economico, la Comunità Montana ha attivato le procedure per la predisposizione dei piani di azione locale in capo ai GAL competenti per territorio (GAL Trasimeno-Orvietano e GAL Media Valle del Tevere), ha consolidato e sviluppato ulteriormente le iniziative correlate alla valorizzazione dello STINA e delle aree naturali protette, ha creato le condizioni per un rilancio del settore tartuficolo collaborando alla realizzazione del gemellaggio con la Comunità Montana Monte Subasio, Comune di Valtopina e con il Comune di Fabro in concomitanza della XX edizione della Mostra Mercato del Tartufo e dei Prodotti agroalimentari di Qualità.

In collaborazione invece con Comune di Orvieto, Centralcom e Consorzio Crescendo, ha dato il via alla realizzazione di progetti per la banda larga mediante connettività internet wireless, che consentiranno agli operatori economici del territorio di beneficiare diffusamente di tale servizio a costi decisamente competitivi.

Un'ultima riflessione riguarda le misure adottate per la riorganizzazione della macchina tecnico-amministrativa, al fine di renderla consona alle sfide che riguardano l'Ente montano, razionalizzando e modernizzando la sua struttura con provvedimenti sulla dotazione organica, nonché definendo accordi incentivanti con i propri dipendenti, legati ad un'ulteriore crescita qualitativa della attività svolte e dei risultati da raggiungere.

Tutto ciò ha consentito alla Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana di raggiungere risultati insperati, di rafforzare il proprio ruolo politico-istituzionale sul territorio e di giungere preparata alla vigilia dei significativi mutamenti che la riguarderanno a seguito della attuazione della legge di riforma regionale e delle recenti normative nazionali.

 San Venanzo, gennaio 2008

Pubblicato il: 10/01/2008

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