Possibile ampliamento della cava a Castel Viscardo, è già polemica
l'associazione per il rinnovamento della Sinistra che fa appello a Comune, Provincia e Regione. Timore che l'attività estrattiva metta a rischio le falde acquifere dell'altopiano dell'Afina
CASTEL VISCARDO - Possibile ampliamento di cava a Castel Viscardo, è già polemica. A sollevarla è l'associazione per il rinnovamento della Sinistra che fa appello a Comune, Provincia e Regione per ignorare la richiesta della società "Orvieto Basalti".
L'attività estrattiva in questione che dovrebbe essere ampliata è quella già esistente nel Comune di Castel Viscardo al confine con il Viterbese. La contrarietà dell'Ars deriva dal timore che l'attività estrattiva metta a rischio le falde acquifere dell'altopiano dell'Afina. L'associazione cita in proposito lo studio commissionato dal Comune di Orvieto all'epoca dell'ipotesi di cava a Benano, studio che poi motivò la decisione contraria del sindaco Mocio. "Il rischio è elevatissimo perché tutto l'altipiano presenta un'elevata vulnerabilità all'inquinamento e i principali pozzi d'acqua potabile", affermano dall'Ars.
Per il mese di marzo, intanto, è prevista la conferenza dei servizi che dovrà vagliare la richiesta. Per il momento, la pratica è in fase istruttoria. La Provincia ha anche chiesto alla società integrazioni alla documentazione presentata
Pubblicato il: 09/01/2008