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Il PD è femmina

per essere eletti tra i dirigenti del nuovo partito è sostanzialmente sufficiente essere donna, perché il numero di quelle che servono è talmente alto rispetto alla disponibilità esistente da non rendere necessaria una selezione. E' sufficiente candidarsi. Grandissima idiozia

foto di copertina

di Dante Freddi

I dirigenti dei coordinamenti di circolo del Partito democratico saranno 10 per i circoli con meno di 150 elettori  20 con meno di 300 elettori, 30 da 300 elettori in poi. Metà saranno donne.

I circoli nell'Orvietano sono 63 e soltanto facendo una media in basso di 20 dirigenti per circolo ce ne vorranno1260, di cui 610 donne. Più o meno.

Significa che per essere eletti tra i dirigenti del nuovo partito è sostanzialmente sufficiente essere donna, perché il numero di quelle che servono è talmente alto rispetto alla disponibilità esistente da non rendere necessaria una selezione. E' sufficiente candidarsi.

Grandissima idiozia.

I vecchi partiti avevano degli imbuti che impedivano l'accesso agli incarichi più prestigiosi costruiti  su interessi personali che si tutelavano a vicenda, uomini o donne che fossero. Ma era necessario esserci, lavorarci, anche se il risultato è quello che è. Ora la classe dirigente del partito più importante del Paese e dell'Orvietano avrà come qualità principale quella di essere di sesso femminile. Vada per i parlamentari, che arrivati lì si spera che qualcosa valgano, ma tutti gli incarichi a cascata nelle amministrazioni e nel partito a quali donne saranno affidati? dove sono ora? cosa ha impedito finora che si affermassero? quale preclusione o pregiudizio maschilista ha loro tarpato leali verso un fulgido impegno politico?

Io non conosco le motivazioni con cui una donna non è stata candidata o eletta perché donna, non ho mai sentito un ragionamento che argomentasse direttamente o indirettamente una simile aberrazione, non so cosa sia la preclusione verso le donne né come si manifesti nel nostro ambiente politico. Ci sono donne in gamba e appassionate che hanno successo anche oggi e che conoscono e utilizzano con grande scioltezza le regole della politica. E poi altre, giù giù, come gli uomini.

 

Sono poche perché hanno impegni straordinari tra famiglia, lavoro e politica e quindi poche ce la fanno.

Ma affidare incarichi a persone che non hanno tempo o passione sufficiente non sostituisce la mancanza di asili e un'organizzazione famigliare che ancora ruota intorno al doppio lavoro della donna. Persistono motivi culturali che vanno rimossi certamente, a partire dall'interno della famiglia, ma che questa teoria di "un uccelleto e un lardello" lascia del tutto inalterati. Il fatto che debba esprimersi una preferenza per l'uomo e una per la donna è poi offensivo per le "persone".

Si potrebbe realizzare addirittura una situazione deplorevole. Poiché per eleggere  i gradi superiori di dirigenza c'è bisogno di eletti nei circoli e nei coordinamenti comunali  e nelle assemblee provinciali, saranno cooptate donne in grandissima quantità e "usate" per permettere ai "maschi" di realizzare i loro obiettivi. Ancora peggio di prima, peggio di sempre. Vedere mogli e figlie e madri e suocere di noti personaggi imperversare in circoli e coordinamenti vari sarebbe drammatico e segnerebbe davvero uno dei livelli più bassi della politica.

(nella foto Loriana Stella, una donna di successo. Senza quote rosa)

Pubblicato il: 08/01/2008

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