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'Sacro sono'. Gli ultimi spettacoli

Venerdì 4 gennaio 2008, alle ore 21,30, nella Chiesa di San Nicolò, a Baschi, l'Ensemble Diapsalmata proporrà "In mundu nascitur".  Domenica 6 gennaio, alle 21,30, al Teatro Sociale di Amelia "Correlate sorelle", concerto di canti natalizi della tradizione orale

Nell'ambito della rassegna musicale "Sacro Sono", promossa dall'Assessorato alla Cultura della Provincia di Terni in collaborazione con l'Arci Terni, venerdì 4 gennaio 2008, alle ore 21,30, nella Chiesa di San Nicolò, a Baschi, l'Ensemble Diapsalmata proporrà "In mundu nascitur", uno spettacolo in chiave medievale che prende spunto dal Natale.
Avvalendosi dell'aiuto di copie di strumenti antichi, i musicisti daranno particolare attenzione alla voce, il tramite più opportuno per la fruizione della musica duecentesca e trecentesca.

Domenica 6 gennaio, alle 21,30, al Teatro Sociale di Amelia "Correlate sorelle", concerto di canti natalizi della tradizione orale con  LUCILLA GALEAZZI e FARAUALLA ( GabriellaSchiavone,Teresa Vallarella, Loredana Perrini, Maristella Schiavone)

L'incontro tra il lavoro vocale di Lucilla Galeazzi, da anni interprete della tradizione popolare italiana e quello delle Faraualla, innovatrici della tradizione polifonica, rende questo spettacolo ricco di pathos e di suggestioni. Un'ora e mezza in cui si alternano melodie dedicate al Natale monodiche, polifoniche, con il contributo di tanto in tanto di un tamburello, una camorra o una chitarra.

Il quartetto vocale FARAUALLA è nato nel 1995. Dopo aver approfondito singolarmente lo studio e la pratica della vocalità in ambiti musicali differenti, le quattro cantanti hanno trovato un interesse comune nella ricerca sull'uso della voce come "strumento", attraverso la pratica della polifonia e la conoscenza delle espressioni vocali di diverse etnie e di periodi
storici differenti. Gli esiti di questo lavoro si ritrovano nel repertorio FARAUALLA, nelle composizioni originali, che spesso si evolvono a partire da una matrice improvvisativa, come
nei brani tradizionali. Le suggestioni di un percorso attraverso culture tanto lontane fra loro si fondono in una sintesi originale in cui emergono con forza le radici culturali del gruppo.
La Puglia, per secoli terra d'incontro e di passaggio di popoli, è presente nel "suono" che connota la formazione barese, negli strumenti a percussione che accompagnano
l'esecuzione, nello stesso nome del gruppo.

 

Pubblicato il: 04/01/2008

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