Il parere di Crescioni della Fiom Cgil

È evidente che grandi elementi di giudizio non se ne possono dare, almeno finché non incontreremo il gruppo degli imprenditori fiorentini che hanno manifestato il loro interesse per l’azienda.
In assenza di questa soluzione la situazione diventa davvero problematica. Se salta questa ipotesi di accordo, che è l’unica attualmente in campo, le prospettive di salvezza dell’Itelco si fanno davvero difficili: il sistema bancario è in una posizione di attesa ed è fortemente critico sulla possibilità di concedere ulteriori affidamenti all’azienda, senza i quali l’Itelco non è in grado di andare avanti. Quindi è evidente che l’apporto, sia manageriale che di capitali, che darebbero liquidi all’azienda, diventa fondamentale.
Adesso inoltre, anche dal punto di vista degli ordinativi l’azienda vive una fase di difficoltà. E ha alcuni problemi ad acquisire commesse. È  per questo che la soluzione non è più rinviabile.
A gennaio, i primi giorni del mese, siamo chiamati a partecipare a un nuovo incontro dal quale ci auguriamo esca un responso davvero positivo.