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L'ambulanza se ne va e lui muore poco dopo

L'uomo, che si trovavain una struttura di assistenza dell'Orvietano da un paio di anni, è deceduto sabato scorso e non la mattina del primo  dell'anno, come riferito inizialmente

CASTEL VISCARDO - L'ambulanza era andata via da pochi minuti, quando Pino Tursi - cinquattottenne pregiudicato originario di Cosenza ma da due anni in libertà vigilata presso l'istituto di cura San Domenico Savio di Monterubiaglio, è deceduto, sabato scorso (e non la mattina del primo dell'anno come riferito inizialmente), per un improvviso malore.  L'uomo che si trovava nella struttura dell'Orvietano da un paio di anni, dopo una lunga pena scontata, a quanto pare, nel carcere di Viterbo, si è sentito male nella serata di sabato scorso.  Il personale della struttura di Monterubiaglio, secondo quanto riferito, avrebbe chiamato prima la guardia medica che non era immediatamente disponibile e poi il 118.  

L'uomo è, però, deceduto poco dopo la visita, per la precisione intorno alle 21,30 di sabato.  Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della stazione di Castel Viscardo.  Sulla salma del cinquantottenne, ieri mattina, il consulente nominato dal magistrato inquirente ha eseguito l'esame autoptico presso l'ospedale di Orvieto.  L'autopsia servirà a chiarire l'esatta causa della morte, ma anche se sia stato fatto il tutto e per tutto per scongiurarne il decesso.  L'uomo che lascia ben otto figli sarà probabilmente sepolto a Monterubiaglio.  Nella casa di riposo dove gli amministratori dicono di ignorare i reati che avrebbe commesso in vita, Tursi viene indicato come un ospite "tranquillo, ben inserito, che collaborava con la vita della piccola comunità e che non ha mai creato problemi di sorta".

Pubblicato il: 03/01/2008

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