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Mercato del lavoro. Aumenta l'avvio degli stranieri, difficoltà per i laureati

questi gli elementi più significativi riferiti all'attività svolta dall'assessorato alle "Politiche formative e del lavoro" della Provincia di Terni

Crescita degli avviamenti al lavoro, maggiori servizi nei centri per l'impiego ed una nuova programmazione per la formazione professionale per il periodo 2007/2013: questi gli elementi più significativi riferiti all'attività svolta dall'assessorato alle "Politiche formative e del lavoro" della Provincia di Terni in questa prima parte dell'anno e presentata alla stampa.

L'anno 2007 -è stato sottolineato- si  è caratterizzato nella sua prima parte soprattutto per un incremento piuttosto evidente di avviamenti al lavoro riferibili soprattutto a lavoratori stranieri. Complessivamente, infatti, l'incidenza degli avviamenti degli stranieri sul totale è passata dal 18,7% al 27,9%.

Da soli gli avviamenti riferibili agli stranieri sono cresciuti di 1.117 unità (con un incremento del 103% circa). Oltre il 60% degli stranieri avviati al lavoro è costituito da lavoratori di nazionalità rumena (55% circa femmine e 45% di maschi) con una maggiore presenza di  donne nel lavoro di cura alle persone e  di uomini nell'edilizia. Al di là di questa considerazione settoriale, complessivamente gli avviamenti nei primi mesi del 2007, rispetto all'analogo periodo del 2006, sono aumentati di 2.177 unità (8.300 a fronte di 6.123), un incremento pari al 35,6%. I maschi sono cresciuti del 25,2% e le femmine del 50,8%. Le assunzioni a tempo indeterminato, sempre nel periodo preso in esame, sono state pari al 35,6% contro il 28,5% del 2006. Sono, però, soprattutto le donne ad aver determinato il miglior andamento del mercato del lavoro in questa prima parte dell'anno, con una maggiore presenza di assunzioni a tempo indeterminato.

 

Permane sempre difficoltoso, invece, il collocamento dei laureati. Nel 2006, infatti, si è registrata una capacità di assorbimento reale pari al 4,2%, cifra che nel 2007 sembra confermarsi con gli stessi livelli, di questi il 38% viene collocato al lavoro grazie ai servizi forniti dall'ente. Difficile la collocazione dei laureati in discipline umanistiche, meglio per i laureati in indirizzi tecnico-scientifici, parte dei quali, però, trova occupazione fuori dal mercato locale.

Passando ad esaminare lo sviluppo dei servizi erogati dai centri per l'impiego, si è evidenziato che, nel 2007 con personale a metà tempo rispetto al 2006, sono stati erogati servizi appena inferiori in termini di prestazioni erogate pari al 22%. L'incremento, rispetto al 2005, quando il personale interessato era a tempo pieno, è stato invece del 40%. Nel 2006, con l'inserimento della figura del "Consulente alla persona", l'incremento dei servizi erogati è stato dell'80% rispetto all'anno precedente. "Ciò dimostra -hanno affermato il presidente Cavicchioli e l'assessore Massarelli- che la scelta fatta dall'Amministrazione provinciale di modificare l'organizzazione del lavoro del personale addetto all'orientamento, all'accoglienza e alla mediazione, progettando e razionalizzando la figura del consulente alla persona capace di gestire i rapporti in continuità sia con i disoccupati che con le imprese, ha avuto un riscontro più che positivo per il risultato raggiunto". E' stato sottolineato, al riguardo, che l'introduzione di questa figura e la sua sperimentazione sono state le premesse per l'assunzione di personale a termine e part-time (50%). Recentemente è stato approvato dalla Regione dell'Umbria un progetto che consente l'ulteriore implementazione delle prestazioni dei "Centri per l'Impiego" con linee di finanziamento dell'FSE (Fondo sociale europeo). Sempre attraverso la riorganizzazione dei CPI è stato possibile ottenere una maggiore integrazione fra le Politiche Formative e del Lavoro, tanto che, per quanto riguarda la programmazione dell'FSE 2000-2006, di cui si stanno gestendo le somme residue, è stato impegnato il 98,7% e speso l'82,5%, un rapporto in linea con gli obiettivi di utilizzazione delle risorse. Si è passati, poi, ad analizzare la nuova fase programmatoria 2007-2013, "che -è stato detto- sarà avviata all'inizio del prossimo anno, dopo che la Regione avrà assegnato alle Province le necessarie risorse, e che trova l'Amministrazione di Palazzo Bazzani pronta a gestire le novità introdotte, in quanto già ampiamente sperimentate in questi anni. Nella nuova programmazione, infatti, vengono privilegiate le azioni individuali (voucher e tirocini) che per quanto ci riguarda sono arrivate a costituire a fine programmazione 2000-2006 il 60% delle risorse utilizzate. Rispetto al passato nel periodo 2007-2013 non verrà riproposta la formazione di prima qualifica per giovani dai quindici anni in poi, che, secondo l'Unione Europea deve rimanere a carico dei singoli Stati. Tuttavia, questa Amministrazione, in accordo con la Regione -hanno concluso i rappresentanti di Palazzo Bazzani-  sta sviluppando percorsi integrati con la scuola utilizzando fondi nazionali e sta predisponendo anche percorsi formativi da realizzare subito dopo che i ragazzi saranno usciti dall'obbligo scolastico, ancora una volta con il sistema dei voucher".    

 

 

Pubblicato il: 27/12/2007

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