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La ricostruzione della scena del delitto secondo la Procura

Approfondimento

Questa la ricostruzionedell'omicidio di Mara Cicala effettuata dalla Procura della Repubblica di Orvieto secondo le testimonianze raccolte ed i rilevamenti effettuati dai carabinieri. Un agghiacciante "film" di circa sei minuti

La mattina di domenica 15 dicembre Mara Cicala e Silvano Sabatini, insieme alla figlioletta, si recano a colazione dai genitori della trentunenne segretaria d'azienda. L'abitazione dista qualche metro dalla casa dei due coniugi. Appena rientrati in casa dalla colazione, intorno alle 11,30, Mara si reca in bagno. Quando la giovane esce si trova di fronte il marito con un coltello in mano, preso prsumibilmente da una sorta di piccolo magazzino che si trova affianco al bagno. Qui Mara viene raggiunta dalle prime due coltellate all'addome. La donna, poiegata in due dal dolore, corre verso la porta di casa. Durante la fuga Mara viene colpita altre volte alla schiena. Giunta in salone la giovane si volta verso il marito cercando di farlo desistere. Tentativo vano perchè il suo carnefice la finisce. Alla fine si conteranno ben 35 coltellate. Il corpo di Mara Cicala stramazza a terra vicino al divano, che si imbratta di sangue. Alla scena assiste, in lacrime, la piccola Giulia. A questo punto l'assasino si libera del coltello lanciandolo dentro il caminetto del salone. Silvano Sabatini corre in cucina e cerca di lavarsi le mani insanguinate. Prima di uscire dalla cucina apre il fornello del gas. Forse vuole simulare una tragedia accidentale. Poi esce di casa e corre verso l'abitazione dei genitori di Mara. Sale due rampe di scale e si imbatte nella suocera che esclama "Che cosa hai fatto?". La donna corre verso la casa della figlia mentre Sabatini fa una telefonata. A chi rimane ancora un mistero. Infine raggiunge il tetto e si getta nel vuoto tentando il suicidio.

Pubblicato il: 20/06/2003

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