Piave. Per Barbabella - 'se si vende un pezzo di città, questo pesa molto di più dell'aspetto economico'

ORVIETO - "Dietro a questa discussione c'è una mira di vendita per l'acquisto dell'ex ospedale ma anche per ridurre l'esposizione debitoria del Comune impegnato in una navigazione a vista, senza un chiaro progetto di città". Così il consigliere d'opposizione Maurizio Conticelli, in sede di dichiarazione di voto (evidentemente contrario quello di AltraCittà) sull'information memorandum approvato venerdì in consiglio con 14 favorevoli e 4 contrari: Conticelli, Imbastoni, Zazzaretta, Olimpieri.
Le dichiarazioni di Conticelli prendono spunto da alcune frasi pronunciate, nell'animato dibattito che ha caratterizzato la seduta, dal consigliere del PdCi, Gianpietro Piccini. "Dove sta scritto - ha detto Piccini - che il Comune non potrebbe acquistare l'ex ospedale per il Centro studi? Dalla caserma potrebbero derivare, infatti, le somme necessarie. Dunque, non precludiamo nulla". La frase è stata letta come un deciso passo avanti verso la vendita dell'immobile piuttosto che verso la concessione. All'ipotesi vendita, è da ricordare, si sono dichiarati contrari, oltre che An e AltraCittà, anche Belcapo (Pd) e Barbabella (Sdi) e il Prc. "Questa città avrebbe problemi di tenuta se si alienassero i beni principali, che hanno anche un significato identitario della città stessa - ha detto nel dibattito Barbabella - se si vende un pezzo di città, questo pesa molto di più dell'aspetto economico". Sull'ipotesi vendita tuttavia il consiglio comunale si pronuncerà in una fase successiva. Perplessità, invece adesso, sono state espresse da Conticelli ma anche da Barbabella a proposito del lavoro a titolo gratuito svolto dai consulenti del gruppo critico e del presidente del Rpo.