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Assolto Franco Crociani

Il killer di Sauro Mencarelli è ancora in libertà. I giudici della corte d'Assise, dopo una manciata di minuti di camera di consiglio, hanno assolto Franco Crociani, l'unico imputato per l'omicidio di Baschi del 28 ottobre di due anni fa

foto di copertina

di Stefania Tomba

ORVIETO - Il killer di Sauro Mencarelli è ancora in libertà. E' quanto emerge dal dispositivo della sentenza con cui ieri pomeriggio i giudici della corte d'Assise, dopo una manciata di minuti di camera di consiglio, hanno assolto Franco Crociani, l'unico imputato per l'omicidio di Baschi del 28 ottobre di due anni fa.

"Giustizia è fatta". Così ha accolto la lettura del dispositivo il pensionato 67enne di Acqualoreto che ieri sera è tornato a casa per la prima volta, dopo oltre due anni di carcere. Soddisfazione "enorme" degli avvocati Falcinelli e Marruco. "Al nostro assistito - dichiara il legale Giuseppe Marruco - è stata cucita addosso una veste d'imputato, con un sistema accusatorio del tutto inadeguato.  E' venuta inevitabilmente alla luce tutta l'inconsistenza probatoria e le bugie della prostituta".  

La prostituta, appunto. I giudici, che hanno assolto Crociani per insufficienza di prove, hanno evidentemente ritenuto non attendibili fino infondo le accuse della testimone oculare che aveva in un primo momento negato di aver visto l'assassino, per farne poi il nome dopo una notte dietro le sbarre, fino ad arrivare a costituirsi parte civile nel processo. I legali della donna, tuttavia, non intendono commentare il dispositivo. "Ne prendiamo atto - si limita a dire l'avvocato perugino, Luca Maori - e non possiamo che restare in attesa della motivazione".

Anche la famiglia di Mencarelli, parte civile, raggiunta in serata dalla notizia, non ha inteso rilasciare alcun commento, in attesa di conoscere le motivazioni. Tra 90 giorni i giudizi spiegheranno, infatti, le ragioni che stanno alla base della sentenza. E accusa e parte civile decideranno, a quel punto, sul ricorso in Appello, che pare, tuttavia ,scontato. Il pm Gammarota, ieri mattina, aveva chiesto l'ergastolo per Crociani.

Quel che è certo è che allo stato dei fatti, le indagini sull'omicidio fanno un salto indietro di due anni. Il processo, altamente indiziario con prove che non sono state ritenute schiaccianti dai giudici, si è risolto favorevolmente per Crociani e, comunque siano andate le cose, il risultato è che l'assassino dell'elettrauto di Allerona scalo è ancora in giro. E è lecito che si riaffaccino i dubbi su quello è veramente successo quella mattina.

Era la mattina del 28 ottobre 2005. Sauro Mencarelli, 44 anni, elettrauto, come faceva frequentemente, era appartato lungo una stradina sterrata, nelle vicinanze di Aqualoreto di Baschi, insieme alla 33enne bosniaca che spesso, di buon'ora, al mattino, andava a prendere alla stazione di Todi, prima che lei iniziasse a "battere" sulla statale 448. Quella mattina però non sapeva che qualcuno si era appostato, prima tra le frasche e poi ancora più vicino, e, come sarebbe sceso dalla sua Punto blu, l'avrebbe freddato con un colpo secco alla nuca. Una tragedia, frutto di una "gelosia morbosa" come la definì il gip nell'ordinanza di custodia, emessa a diciannove di giorni dal delitto. Ad incastrare il pensionato, sospettato sin dalle prime ore delle indagini, una raffica di indizi convergenti: dalla presunta assenza di un alibbi, alla pallottola Mininestor gialla calibro 20, ai tabulati telefonici, fino alle accuse della teste oculare. Ora però i giudici hanno detto che tutto questo non basta e le carte tornano a mescolarsi, riaprendo legittimamente ogni ipotesi.

(nelle foto in alto, la scena del delitto il mattino del 28 ottobre 2005 e Franco Crociani l'estate dello scorso anno, nel giorno del suo rinvio a giudizio)

Pubblicato il: 19/12/2007

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