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SII- Montanucci. Rinviata ad aprile l'udienza contro il Servizio Idrico Integrato

I poteri dello stato regalano quello che non gli appartiene e poi alzano come scudo un apparato giuridico dinosauro

di Collettivo  "Il manifesto". A. Montanucci

La legge Galli ha permesso la vendita del bene acqua italiano alle multinazionali e chi la contrasta rivolgendosi alla giustizia si trova di fronte un apparato lento, tanto lento che il suo procedere è utile solo al grande capitale, a chi detiene il manico del potere, ed è a discapito di chi lo chiama partecipe alla vita civile.

Ad Orvieto, per esempio, l'azione giudiziaria contro la Sii, che ha interrotto una fornitura di acqua, iniziata nel marzo 2006, ha subito un ulteriore rinvio al prossimo 11 aprile, quando, forse, si potrà avere la prima sentenza alla quale sicuramente la Sii si appellerà. E giù altri anni.

Chi combatte ha il diritto/dovere di contrastare ciò che considera estorsione legalizzata, ma in Italia si trova vessato da procedimenti giudiziari lunghi. In questa vicenda lo dimostra anche il fatto che durante la controversia legale, ossia senza aspettare il verdetto della magistratura, la Sii ha costretto al riallaccio il disubbidente, pena l'avvio di un'azione di sequestro dei beni, imputandogli per di più le spese per il distacco, e imponendogli illegalmente il pagamento delle spese per l'avvocato sostenute dalla stessa società.

Benché la vita media si sia allungata, quanto si deve aspettare per avere il giudizio pubblico sulle controversie? Forse ci vorrebbe una pragmatica norma che impedisca agli anziani di intraprendere azioni legali data l'impossibilità di usufruire dei risultati.

In una democrazia le regole valgono per tutti e tutti possono avvalersene. Ma anche nel piccolo questa vicenda mostra che le cose stanno diversamente, dato che il sistema giudiziario dinosauro in Italia permette di usufruire di tale ordinamento solo nominalmente.
È diffusa la coscienza, perché da molti è vissuta sulla propria pelle, che l'insieme Italia non sia un sistema rispettoso accettabile. Ciò determina che, chi tenta di contrastare l'insieme pubblico non deve essere considerato un disubbidiente ma un Partigiano ...e chi invece a causa del proprio lavoro opera e collabora al rispetto di norme farraginose, avendo coscienza della reale situazione, deve essere considerato corresponsabile dell'irrispettoso sistema. A meno che si ritenga che lo Stato fondato sulla delega democratica possa sostenersi solo attraverso la quotidiana de-responsabilizzazione sociale del cittadino.
 
 
Orvieto  13 dicembre 2007                                              Collettivo de il manifesto
                                                                                                                Collettivo de il manifesto Orvieto, via L. Maitani, 15 - Tel.0763.342095 - 331.4620154 - coll-il-manifesto@libero.it


La vicenda:
Nel dicembre del 2003 il Collettivo de "il manifesto" inizia la battaglia per la  ripubblicizzazione dell'acqua, invitando i cittadini a disertare il pagamento della bolletta acqua.
Giulio Montanucci per protesta depositava le somme richieste presso un istituto bancario a disposizione del Comune di Orvieto per quando questi fosse ridiventato proprietario dell'acqua, e così la società gestione il 7 marzo 2006 gli asporta il contatore nonostante la formale diffida inviata da quest'ultimo alla SII, tramite il legale Avv. Angelo Ranchino ad entrare nella sua proprietà privata.
Il 14 marzo 2006 G. Montanucci presenta alla Procura della Repubblica di Orvieto una denuncia nei riguardi del SII di Terni e del suo Direttore.
Il 6 febbraio 2007 la Procura della Repubblica di Orvieto rinvia a giudizio il direttore della SII per "esercizio arbitrario delle proprie ragioni".
Il 6 luglio la prima udienza davanti al Presidente del Tribunale di Orvieto.
La seconda udienza fissata pr il 28 settembre viene posposta al 30 novembre per il trasferimento del giudice. Il 30 novembre, per il mancato aggiornamento della convocazione di un testimone, e perché il nuovo giudice si è dichiarato impreparato al dibattimento, l'udienza è stata rinviata all'11 aprile 2008.

Pubblicato il: 14/12/2007

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