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Pendolari. Minacciano di occupare i binari

L'incontro tra Istituzioni, pendolari e società di trasporti che doveva segnare l'apertura di una trattativa invece ha soltanto inasprito le tensioni. Scambio molto vivace tra la rappresentante di Trenitalia e il senatore Stefano Zuccherini. "L'atteggiamento di Trenitalia - osserva l'assessore Antoniella - è un'offesa per il territorio e per i pendolari"

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ORVIETO - Minacciano l'occupazione dei binari come a Fossato di Vico e si dicono non solo delusi ma profondamente indispettiti dal confronto con Trenitalia: un incontro, quello al Comune di Orvieto di venerdì sera tra Istituzioni, pendolari e società di trasporti che doveva segnare l'apertura di una trattativa e che invece ha soltanto inasprito le tensioni.  

 

E adesso si passa alle minacce di una protesta forte.  Sì perché la soluzione per il ritorno da Roma in orario serale non solo non è stata trovata, ma Trenitalia, tramite la responsabile dell'orario, venerdì sulla Rupe, ha fatto sapere che non ci sono ad Orvieto le condizioni per far fermare un Eurostar. La soluzione proposta dai pendolari, sostenuti anche dalle Istituzioni, era la fermata allo scalo orvietano dell'Eurostar 9454 che parte da Roma alle 20.30 e che ferma peraltro già a Chiusi (alle 21.25).

 

Ai pendolari non è piaciuto né il diniego, né l'atteggiamento della responsabile per il quale si sono sentiti "snobbati ed offesi".  Al punto che in una sala affollata sono volati anche i fischi e uno scambio molto vivace tra la rappresentante di Trenitalia e il senatore Stefano Zuccherini (Prc). Profondo disappunto arriva anche dall'assessore provinciale ai Trasporti, Giampaolo Antoniella.  "L'atteggiamento di Trenitalia - osserva l'assessore - è un'offesa per il territorio e per i pendolari che di questa situazione pagano le conseguenze più pesanti". "E' inaccettabile - aggiunge Antoniella - sentirsi rispondere che non c'è vantaggio economico nella fermata ad Orvieto".  E sì che sui costi che implica la fermata si è fatta avanti per sostenerli la Regione, per bocca dell'assessore Giuseppe Mascio.

 

"Le istituzioni manterranno un atteggiamento fermo - ha ribadito Antoniella - per aprire un tavolo anche sulla scorta dell'impegno della Regione". 

 

Se una soluzione verrà trovata sembra proprio, però, che non sarà quella della fermata dell'Eurostar.  Lo ribadisce a chiare lettere il responsabile delle relazioni esterne di Trenitalia, Giuseppe Angelini.  "Impossibile. Orvieto è sulla linea lenta, già servita da regionali, interregionali ed intercity. Se gli Eurostar dovessero entrare nelle città - vuol far notare Angelini - perderebbero le caratteristiche di collegamento veloce che li contraddistinguono. Questo senza nulla togliere all'importanza del bacino ferroviario orvietano.  Si lavora per dare il servizio migliore ad un'utenza importante, ma bisogna anche capire che, toccando un treno, si scombina l'orario di altri 30 e quindi non è sempre facile intervenire". 

 

"Ed è pur vero - conclude Angelini - che per tornare da Roma, anche in orario serale, ci sono treni ogni ora".

 

Quello che lamentano i pendolari sono, però, in questi casi, i tempi di percorrenza e le condizioni di viaggio. Insomma, la strada per trovare un accordo sembra ancora molto in salita. E la rabbia dei pendolari potrebbe trasformarsi presto in una decisa protesta, perché sulla questione non hanno la minima intenzione di cedere.  

Pubblicato il: 09/12/2007

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