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Il Palazzo del Gusto cresce e cambia forma

Sarà un ente strumentale della Provincia per lo svolgimento dei servizi sociali relativi alla conservazione, valorizzazione e diffusione della cultura del cibo e del vino, come patrimonio costitutivo dell'Umbria

foto di copertina

E' stata annunciata  nei giorni scorsi, dal sindaco, Stefano Mocio, dalla vicepresidente della Provincia di Terni e presidente del Palazzo del Gusto di Orvieto, Loriana Stella, dal presidente della Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana", Giorgio Posti e dal direttore del Palazzo del Gusto, Pier Giorgio Oliveti la prossima costituzione della Istituzione "Palazzo del Gusto" il cui progetto, come è noto, fa capo da diversi anni ai suddetti enti.

La nuova veste giuridica, dell'Istituzione "Palazzo del Gusto" è finalizzata a dare ad esso il giusto riconoscimento anche nell'ottica della produzione di progetti che potranno essere realizzati nell'ambito dei programmi comunitari dell'Unione Europea con lo scopo primario di creare un vero e proprio "distretto culturale avanzato" in Provincia di Terni, fondato sui prodotti agroalimentari a artigianali di territorio, sulla valorizzazione del knowhow di territorio e di tutte le professionalità esistenti per l'enogastronomia.
La Giunta provinciale di Terni - l'ente Provincia è proprietario dell'immobile del San Giovanni dove ha sede il Palazzo del Gusto - sta lavorando all'iter conclusivo della pratica che il Consiglio provinciale dovrebbe approvare il 17 dicembre prossimo.
L'Istituzione Palazzo del Gusto darà corpo, di fatto, al Protocollo d'Intesa sottoscritto agli inizi di questo anno tra la Provincia di Terni, il Comune di Orvieto e la Comunità Montana "Monte Peglia e Selva di Meana", ovverosia il regolamento della struttura (articolato in 17 punti) permetterà di passare dalla fase del protocollo alla concretezza esecutiva superando tutte le difficoltà oggettive che precludevano la predisposizione di progetti, l'acquisizione di finanziamenti, il riconoscimento del "Palazzo del Gusto" quale motore dello sviluppo del territorio avente valenza non solo locale, ma di ambito provinciale e regionale.
Più precisamente l'Istituzione "Palazzo del Gusto" sarà ente strumentale della Provincia per lo svolgimento dei servizi sociali relativi alla conservazione, valorizzazione e diffusione della cultura del cibo e del vino, come patrimonio costitutivo dell'Umbria.

Attualmente il "Palazzo del Gusto" è una delle realtà regionali più importanti, costitutivo delle nostre terre, con notevoli potenzialità di ulteriore sviluppo che richiedono, tuttavia, un adeguamento degli strumenti e delle risorse sino ad oggi messe in campo.
Di qui l'idea di andare alla creazione di uno strumento individuato nell'ordinamento vigente (la legge 267/2000) dotato di autonomia gestionale come è l'Istituzione, che possa garantire il rispetto della normativa in materia di controllo della spesa pubblica, un'alta qualità del servizio, lo snellimento delle procedure di gestione, la realizzazione di economie di scala, pur conservando in capo alla Provincia di Terni, l'adeguata funzione di presidio, vigilanza e controllo pubblico dei servizi svolti.

In sintesi, le finalità del Palazzo del Gusto, nell'ambito della programmazione ed in linea con gli indirizzi stabiliti dall'Ente Provincia, dovranno essere:
- progettare, organizzare e gestire attività per la promozione economico-sociale della comunità rurale della provincia di Terni e dell'intera Regione Umbria con particolare riferimento alla messa in valore della filiera agroalimentare regionale,
- progettare, organizzare e gestire attività per la formazione ed educazione al gusto (organizzazione di corsi di formazione, coordinamento delle attività delle fattorie didattiche, realizzazione di corsi sensoriali, corsi a tema, attività con le scuole di ogni ordine e grado e le università, ecc.),
- progettare, organizzare e gestire attività culturali legate all'enogastronomia della provincia di Terni e dell'Umbria (mostre, eventi promozionali locali, nazionali, internazionali, percorsi di musealizzazione e teatralizzazione del cibo e del vino, ecc.),
- sostegno alle attività di promo-commercializzazione del turismo enogastronomico (in collaborazione con la Strada dei Vini Etrusco-Romana in Provincia di Terni e delle altre Strade dei Vini regionali, Camera di Commercio di Terni, Sistemi Turistici Locali, Apt dell'Umbria, Ministero del Turismo, Ice, ecc.),
- progettare, organizzare e gestire attività di promozione degli artigiani del cibo e dei ristoranti vocati al cibo di territorio.

Il Regolamento per il funzionamento dell'Istituzione "Palazzo del Gusto" che dovrà essere approvato dalla Provincia di Terni, prevede un Comitato di indirizzo tecnico-politico composto da cinque membri di diritto che non beneficeranno di alcun tipo di compenso o indennità per l'attività svolta (l'assessore provinciale delegato al Circondario di Orvieto con incarico di presidente, il sindaco di Orvieto o suo assessore delegato, il presidente della Comunità Montana o suo assessore delegato, due tecnici espressi uno dalla Provincia e uno dal Comune, oltre al direttore avente voto consultivo), il pesidente e il direttore, quest'ultimo avente responsabilità tecnica e gestionale dell'Istituzione, figura incaricata dal Comune di Orvieto, con contratto di natura privatistica.
A norma di regolamento, inoltre, il Collegio dei Revisori della Provincia dovrà esercitare le funzioni di verifica economico-contabile nei confronti dell'Istituzione, con particolare riferimento dl bilancio economico preventivo annuale e al conto consuntivo. L'Amministrazione Provinciale in qualunque momento potrà chiedere agli organi dell'Istituzione notizie, documenti e tutto ciò che sia ritenuto utile per verificarne il regolare funzionamento e soprattutto il rispetto di quanto disposto dal regolamento; in particolare l'attività dell'Istituzione Palazzo del Gusto verrà sottoposta a verifica annuale da parte del Consiglio Provinciale, direttamente o tramite le Commissioni Provinciali competenti.

"Uno dei principali campi di azione dell'Istituzione Palazzo del Gusto - ha spiegato la vicepresidente della Provincia, Loriana Stella - è quello della formazione dedicata alle scuole di formazione professionale esistenti e ai corsi per non professionisti nei settori del cibo, del vino e dell'artigianato d'arte. In questo contesto si colloca da parte dell'Amministrazione provinciale la prospettiva di trasferire al San Giovanni il Centro Servizi Formativi della Provincia con la caratteristica della valorizzazione dell'enogastronomia. I locali individuati per un equivalente di quattro aule, sono quelli occupati in passato dal Corteo Storico ed oggi chiusi che, con un intervento di ripavimentazione, di nuova impiantistica e di messa a norma anche degli accessi,  speriamo di poter finanziare per il prossimo anno, il che ci permetterebbe di far partire i primi corsi con l'anno scolastico 2008/2009 insieme all'Università dei Sapori che già gestisce le attività didattico-formative presso il Centro di Formazione Professionale di Orvieto Scalo".
"Il completamento del Palazzo del Gusto - ha aggiunto Stella - vuol dire mettere in produzione un bene importante capace di autofinanziarsi, ad esempio: attraverso il pagamento di corsi di cucina italiana in lingua straniera richiesti sempre più frequentemente da gruppi australiani, americani olandesi o dall'affitto di servizi. E' un progetto di lungo respiro realizzato in questi anni dagli enti pubblici, avente con valenza di livello regionale e internazionale, un progetto che va visto nella prospettiva di una forte integrazione con le potenzialità di sviluppo del territorio e, soprattutto, con una forte integrazione con i soggetti privati".
"L'Istituzione Palazzo del Gusto - ha confermato il sindaco, Stefano Mocio - è strettamente connessa con l'attività dell'Associazione Cittaslow che riconosce ed individua nella Città di Orvieto la sua sede mondiale: non a caso tutte le comunicazione partono e si ricevono ad Orvieto. Individuare l'azione delle cittaslow all'interno del Palazzo del Gusto assume, quindi, un valore aggiunto anche nella prospettiva di dare vita ad un polo di formazione per le cittaslow che costituisce il nuovo step su cui l'associazione si sta impegnando ormai a livello internazionale, come dimostra la recente assemblea internazionale svoltasi a Greve in Chianti, nella quale è stata ratificata la bozza di statuto".
"E' vero - ha aggiunto il direttore del Palazzo del Gusto, Pier Giorgio Oliveti  - l'attività delle cittaslow che oggi riassume ad Orvieto la segreteria e l'ufficio internazionale, è notevolmente cresciuta e costituisce un motore in più del sistema umbro regionale. I recenti incontri con rettori di università americane che vogliono fare corsi ad Orvieto e/o potenziare quelli già esistenti, i contatti con il referente USA del Gambero Rosso che è anche docente universitario con il quale stiamo pensando a sinergie possibili, o con il direttore dell'ENIT, e del direttore dell'Ufficio cultura italiana a New York, sono ulteriori spinte a camminare in questa direzione".


Pubblicato il: 09/12/2007

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