Negozi aperti dopo cena? No grazie

di Stefania Tomba

ORVIETO - Negozi aperti dopo cena? No grazie.  Sembra essere questa la risposta della stragrande maggioranza dei commerciati della Rupe all'opportunità offerta dal Comune di Orvieto, in occasione delle festività natalizie, di tenere alzate le saracinesche anche in orario serale, fino alle 24.  

Da ieri, infatti, e fino al prossimo 6 gennaio, è vigente l'ordinanza che autorizza a non rispettare festivi e riposi infrasettimanali, ad effettuare l'orario continuato ma anche - come era stato già tentato qualche anno fa (anche allora senza successo) - a tenere aperti i negozi fino a mezzanotte.  

La risposta dei commercianti (ne abbiamo sentiti una decina, nelle centralissime via del Duomo e la parte iniziale di corso Cavour) sembra essere del tutto negativa, almeno per quanto riguarda l'apertura serale.  Che resta un vero e proprio tabù.  La maggior parte degli esercenti non sembra disposta neanche a parlarne, c'è poi chi (uno solo, per la verità) ci ha provato anni fa rimanendo deluso e chi la immagina come una cosa fattibile ma "previo accordo tra tutti i commercianti".  Insomma, potrebbe anche funzionare a patto che ci sia un preventivo accordo tra più commercianti a tenere aperti i negozi anche dopo cena. Per la quasi totalità invece non se ne parla neanche.

Quanto al resto, eccetto per l'apertura nei festivi e nei riposi infrasettimanali che verrà effettuata praticamente da tutti, ci sono fortissime resistenze anche all'orario continuato.  Alcuni, come i negozi di ceramica e souvenir, già lo osservano (chiudendo poi prima delle 20), ma tra gli altri commercianti solo un terzo pare disposto ad praticarlo e limitatamente alla vigilia di Natale e nel sabato che la precede. Eppure, almeno per le giornate di Umbria jazz, l'apertura serale e l'orario continuato sarebbero il minimo che ci si dovrebbe aspettare da una cittadina turistica, pronta ad ospitare migliaia di persone. Così non è.