La paura di un futuro da operaio in affitto con scadenza a dodici mesi

di Giorgio Santelli

L'Itelco non ci sta. Ed alza la voce. Quell'intervista di Vinti ed altri articoli - tra cui immaginiamo anche i nostri - sull'azienda che va "verso il fallimento" non sono piaciuti. E così passa alle minacce di querela o, in ogni caso, alla volontà di difendersi da chiunque "diffonda con qualsiasi forma notizie diffamatorie lesive della propria personalità".

Ma la crisi dell'Itelco fa paura. E' c'è chi ha paura dell'ignoto, intendendo impescrutabile il futuro targato Terenziani. Non c'è, al momento un piano industriale. Non c'è nemmeno chiarezza su quello che dovrebbe essere - dopo tre anni di impegno Gepafin - qualcosa di più di un futuro prossimo, che si chiama "affitto" e potrà durare un anno.

"La logica del proviamo per un anno e dopo si vedrà ci fa paura - afferma Giampaolo Antoniella, capogruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio Comunale. Proprio il gruppo di Bertinotti, nel question time dell'ultimo consiglio comunale aveva chiesto al Sindaco qualche delucidazione sul processo in atto.

"E' difficile pensare che lo stesso lavoro di Gepafin, protattosi per due/tre anni, sia arrivato solo a questa soluzione. Noi vorremmo capire - prosegue Antoniella - se in questo lasso di tempo non si potevano rintracciare soluzioni maggiormente risolutive. In una fase come questa - afferma - sappiamo solo che l'Itelco verrà affittata per un anno, che i livelli occupazionali non si sa se verranno mantenuti e che certezze effettive non ce ne sono".

Rifondazione nella giornata di domani,. 19 giugno, incontrerà i lavoratori. Lavoratori e sindacati che, nella giornata di domani, cercheranno chairimenti al loro futuro incontrando le istituzioni che hanno seguito negli ultimi anni la vicenda Itelco.