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Parcheggio di via Roma, minoranza 'sull'Aventino'

Approfondimento

Parcheggio di via Roma, minoranza “sull’Aventino”. Continuano le polemiche sulla realizzazione del parcheggio sotterraneo di via Roma. Un progetto “bocciato” dal Tar dell’Umbria a cui però l’amministrazione comunale darà comunque seguito dopo aver approvato il piano attuativo che, di fatto, va a sanare quanto confutato dalla sentenza del tribunale amministrativo. Ma il piano attuativo in questione ha sollevato nuove critiche da parte dell’opposizione tanto che i consiglieri della Margherita, di Alleanza Nazionale e di Forza Italia hanno deciso di sospendere la propria partecipazione alla conferenza dei capigruppo chiamata a confrontarsi sulla rivisitazione urbanistica della zona compresa tra piazza Cahen e la ex caserma Piave. Sotto accusa in particolar modo la nuova viabilità d’accesso all’ex casermone lungo il lato di via Quattro Cantoni. Qui si prevede la futura sistemazione a "boulevard" con la demolizione della recinzione e l'ampliamento del marciapiede lungo via Roma, la costruzione, senza toccare gli alberi presenti, della piccola bretella stradale e dei marciapiedi lungo via Quattro Cantoni, secondo una prospettiva d'intervento che tende a proiettare "la città nella Caserma" ma a ricostruirne anche una nuova immagine per l'ingresso alla città. In pratica, sono stati individuati quattro comparti, tre ad attuazione pubblica ed uno ad attuazione privata. Per l'ambito di Piazzale Roma, opera già finanziata per circa 7 milioni e mezzo di euro, è confermata la costruzione del parcheggio di due piani interrati e la sistemazione dell'area in superficie a piazza verde permettendo la quasi completa pedonalizzazione di Piazza Cahen. “Questa scelta – affermano congiuntamente Maurizio Ponticelli, Fausto Ermini, Guido Alberto Taddei e Pierluigi Leoni – precostituisce una chiara decisione sull'utilizzo di una porzione della ex caserma per scopi non ancora noti. Evidenziato che tale fatto delegittima il ruolo della conferenza dei capi gruppo a suo tempo investita della tematica inerente il futuro della ex caserma Piave, da svolgere in stretto raccordo con l'amministrazione comunale, abbiamo deciso di sospendere la nostra partecipazione alla conferenza dei capi gruppo in attesa di inequivocabili chiarimenti sulla materia, sia di tipo tecnico che istituzionale”.



Pubblicato il: 19/06/2003

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