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Rischio idrico e idrogeologico, riunione in provincia per i piani comunali

Sollecitate le amministrazioni a redigere propri piani di intervento in casi di calamità. Solo Orvieto, Avigliano Umbro ed Acquasparta hanno finora adempiuto agli obblighi di legge

Si è svolta a Palazzo Bazzani, convocata dalla Provincia e dalla Prefettura di Terni una riunione alla quale hanno partecipato l'assessore provinciale alla Protezione civile, Fabio Paparelli, i viceprefetti Salvatore Grillo e Antonio D'Acunto, i rappresentanti delle amministrazioni comunali, i consorzi di bonifica e le comunità montane, nel corso della quale si è parlato della nuova circolare del presidente del Consiglio dei ministri del 5 ottobre sugli indirizzi operativi per prevedere, prevenire e fronteggiare eventuali situazioni di emergenza connesse a fenomeni idrogeologici ed idraulici. Nel corso della riunione Provincia e Prefettura hanno chiesto ai comuni del territorio di procedere all'adempimento degli obblighi di legge relativi alla dotazione di un piano di intervento per il rischio idrogeologico ed idraulico. Dalla ricognizione svolta durante l'incontro è emerso che attualmente soltanto Orvieto, Avigliano Umbro ed Acquasparta sono in possesso di un piano di intervento. "La Provincia - ha ricordato Paparelli - anche in qualità di ente di coordinamento di area vasta ha proceduto alla predisposizione di piani di emergenza provinciale per ogni singolo tipo di rischio (idraulico, frane e sismico, ndr) consentendo al contempo ai comuni di poter usufruire degli strumenti utili alla definizione di un proprio piano comunale. Nell'ottica della prevenzione e della sicurezza - ha poi aggiunto l'Assessore - è opportuno istituire un servizio di presidio idraulico con la collaborazione dei consorzi di bonifica e delle comunità montane al fine di monitorare l'evoluzione in caso di un evento meteorologico critico".

Pubblicato il: 30/11/2007

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