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Mocio fa il punto

Piano del rifiuti e le energie da fonti rinnovabili, bilancio, e caserma Piave.  IL sindaco, Stefano Mocio,  fa il punto su tre questioni centrali della vita amministrativa orvietana. Piave:"Come cittadino preferirei non vendere"

foto di copertina

di Stefano Mocio

Per quanto riguarda la questione rifiuti  siamo ad un punto importante.

Vi ricorderete che negli ultimi tempi ci siamo battuti per avere regole certe: non abbiamo ceduto a soluzioni ponte che avrebbero potuto favorirci economicamente nel breve periodo ( vedi ad esempio l' emergenza Campania), ma abbiamo aspirato a soluzioni che avrebbero dovuto garantire una governo stabile della questione rifiuti nel lungo periodo.

Perciò in sintonia con la Regione che ha deliberato chiarendo il  principio di prossimità e in concomitanza con l'attesa autorizzazione della Provincia,  il Comune ha siglato un accordo con la società Acea, che a sua volta come è noto ha acquisito la società SAO, accordo che oltre a garantire vantaggi importanti, chiude tutto il quadro della questione dei rifiuti permettendo di delineare per l'avvenire una strategia molto nitida.

In dettaglio descriverò l'accordo per poi spiegare come si chiarisce il quadro sulla questione dei rifiuti. Dunque, l'accordo con Acea prevede due aspetti interessanti: il primo, che pur importante non  è quello di maggior interesse, è di natura prettamente economica: come stralcio per il 2007 si è stabilito che la Sao verserà al Comune 402 mila euro, dei quali: 70 mila per la sponsorizzazione di Umbria Jazz Winter; 45 mila per sostenere politiche ambientali e formative del Comune, quali ad esempio l'attivazione di Agenda 21, e  287 mila euro a titolo di transazione per la chiusura dei rapporti  pregressi con Sao.

Il secondo aspetto, probabilmente il più interessante riguarda la possibilità che Acea ci ha concess,  di poter entrare nella compagine azionaria di Sao potendo acquisire fino al 3% delle azioni. E' evidente che questo tipo di partecipazione, seppur non eccessivamente consistente in termini azionari, ci consente comunque di poter intervenire e partecipare alla definizione delle politiche industriali aziendali su un tema decisivo come quello dei rifiuti.

Entro 45 giorni verrà definita la nuova convenzione con la società  Sao mentre ci saranno concessi tempi molto più tranquilli per definire i dettagli dell'ingresso nel capitale sociale di Sao da parte del Comune di Orvieto.

A questo punto tuttavia l'accordo già stabilisce una certa quantità di rifiuti garantiti da smaltire in discarica e per un certo numero di anni, il che ci offre una sufficiente certezza.

Riepilogando quindi: la Regione ha determinato il principio di prossimità, Orvieto ha chiesto e otterrà a breve dalla Regione l'autorizzazione per i rifiuti non pericolosi (secondo la classificazione della attuale normativa), autorizzazione che arrivera entro il mese di marzo,  nel giro di 45 giorni a partire da oggi verrà definitivamente firmata la nuova convenzione con Sao che stabilirà le quantità dei rifiuti e permetterà al Comune di entrare nella compagine azionaria per aver voce sulle politiche industriali aziendali relative ai rifiuti. Infine, poiché le tariffe per lo smaltimento sono determinate da Ato, al Comune di Orvieto è stato riconosciuto un introito di 7 euro a tonnellata. Come si può constatare da questa sintetica spiegazione ormai il quadro relativo alla questione rifiuti è tutto chiarito e questo permetterà ad Orvieto di aprire altre due fasi importanti: la prima è quella relativa alla costituenda multiutility  provinciale nella quale Orvieto potrà rivendicare la sua decennale specializzazione in materia e rivestire un ruolo da protagonista in questo settore .

L'altra grande partita che sta per aprirsi ed è sempre connessa con il tema dei rifiuti è quella delle energie rinnovabili. Come è noto, anche i rifiuti posso avere un altro utilizzo , probabilmente più nobile di quello di essere scarto e cioè la possibilità di trasformarsi in energia rinnovabile, tramite l'utilizzo di biogas generato da particolari tipi di rifiuti. Una partita che ci interessa moltissimo è quindi anche questa delle energie da fonti rinnovabili, da non circoscrivere però solo alle possibilità legate al riutilizzo dei rifiuti, ma da valutare in un ambito complessivo tenendo in considerazione anche altre ipotesi (cito solo a titolo di esempio, fotovoltaico o eolico) che potrebbero ad esempio rappresentare una valida alternativa per riconvertire l'agricoltura di pianura tradizionalmente votata alla produzione tabacchicola ed ora in consistente difficoltà. Uno degli aspetti interessanti dell'accordo con Acea che nei prossimi mesi acquisirà una fisionomia più precisa, prevede anche -al di là del rapporto con Sao - la possibilità di collaborare proprio su progetti relativi a fonti energetiche rinnovabili.

Gia dalla prossima settima andremo a lavorare su questi ultimi aspetti: saranno infatti con ogni probabilità convocati i tutti i soggetti coinvolti in Agenda 21(associazioni ambientaliste e di categoria)  per discutere insieme queste tematiche riprendendo tra l'altro i contenuti emersi dal convegno tenutosi il 16 novembre scorso proprio sulle energie rinnovabili, dando così avvio ad una parte importante del progetto Ecocity rimasto, proprio per l'incertezza complessiva della questione rifiuti, piuttosto sospeso.

Alcune note sull'assestamento di bilancio 2007 e le previsioni per il 2008. Inizio, per ragioni logiche, con alcuni aspetti che riguardano i rifiuti di cui ho già ampiamente detto.

Con il bilancio  2008 si apre il problema della raccolta dei rifiuti in generale, della raccolta differenziata in particolare e della spazzatura (nel senso di pulizia)  della città: riconosco che il servizio relativo a tutti questi ambiti va assolutamente migliorato, sia nel centro che nelle frazioni.  Anche su questo aspetto specifico, ripeto,  spazzatura e raccolta rifiuti, c'è un dialogo aperto con Acea che sta valutando se questa parte del processo della gestione dei rifiuti rappresenta il suo core business o meno. A breve, quando sarà resa nota la sua decisione e nel rispetto delle competenze di ogni soggetto, l'Amministrazione valuterà come procedere operativamente per ottenere una  miglioramento consistente dl servizio.

Sempre per quanto riguarda il bilancio di previsione prevediamo che la voce relativa ai rifiuti si aggirerà attorno a 900mila/ 1 milione di euro di in entrata a fronte però di uscite più alte.

Tuttavia ciò che deve essere chiaro è che non ci interessa fare una politica dei rifiuti, in cui questa voce di bilancio rappresenti un aspetto preponderante di guadagno. Ci interessa solo da un lato che il nostro impianto renda in termini economici, nel senso che non abbia perdite, che ci fornisca un moderato guadagno, ma senza farne il business su cui puntare lo sviluppo della città  e dall'altro che sia assolutamente sicuro da un punto di vista ambientale.

Da un parte cioè dobbiamo come è nostro dovere e come la legge stabilisce monitorare continuamente la situazione della discarica - e qui faccio notare che la legge prevede che essa vada controllata per i 20 anni successivi alla sua dismissione; dall'altra però vorrei ancora una volta ribadire e chiarire che i rifiuti si dividono in pericolosi e non, la dicitura "speciali" non significa assolutamente pericolosi, è un termine che purtroppo genera spesso equivoci. E tra le due tipologie, ripeto ancora, Orvieto ha chiesto l'autorizzazione per i non pericolosi.

Per quanto riguarda l'assestamento di bilancio vorrei in primo luogo smentire i presunti contrasti con i  revisori conti : a breve anche la società di revisione farà probabilmente un comunicato analogo di smentita.

La ragione della smentita è presto detta: al di là delle normali discussioni in processi di valutazione analoghi, per la chiusura dell'assestamento di bilancio era necessario avere definitivamente concluso l'accordo con Acea, accordo di cui do notizia in questo comunicato: è evidente dunque che il processo di revisione contabile non poteva assolutamente esser concluso qualche giorno fa e quindi la notizia di un presunto diniego di firmare il bilancio da parte della società di revisione è assolutamente infondata.

Venendo ora ad un esame specifico posso affermare che l'assestamento di bilancio è stato ottenuto grazie a: l'accordo di 70 mila euro per la sponsorizzazione di Umbria Jazz Winter da parte di Acea di cui si è già detto; un ulteriore  economia , cioè razionalizzazione delle risorse, per oltre 300 mila euro. Non si tratta di grandi stravolgimenti ma di piccoli tagli per singoli capitoli che nel monte totale vanno a realizzare la cifra suddetta.

Da un esame del bilancio vi sono poi alcune entrate e uscite che rappresentano quasi partite di giro ministeriali, regionali, provinciali o relative all' Unione Europea. Tra L'altro abbiamo ascritto  44 mila euro provenienti dal Ministero quale sorta di rimborso a seguito di controlli sull' Ici; in realtà il Ministero ci dovrebbe 211 mila euro, di questi già riconosciuti sono solo i 44 che abbiamo già ascritto al bilancio dell'anno 2007, ne mancano altri 170mila che verranno ascritti nell'esercizio del prossimo anno.

Per quanto riguarda le uscite abbiamo fatto alcune scelte: finanziare i consigli zona (35 mila euro), finanziare i contratti dei lavoratori  socialmente utili per prorogare la scadenza dei loro contratti  al 31 dicembre in un ottica di  tutela del lavoro e di stabilizzazione. Nei giorni scorsi siamo andati anche ad intervenire per la stabilizzazione dei maestri della scuola di musica che per la verità sono i precari più antichi di Orvieto ; abbiamo poi inserito 97mila euro di affitto dell' ex ospedale perché l'accordo che prevede il trasferimento dalla Asl alla Regione non si è ancora perfezionato e ci corre l'obbligo di inserire in questa voce nel bilancio corrente.

Abbiamo inoltre inserito in uscita 450mila a seguito della convenzione approvata e settembre con l' Ato, convenzione che prevede  un aumento tariffario per di più retroattivo, che inizia cioè dal primo gennaio 2007. Dobbiamo perciò, al momento attuale, inserire in bilancio questo aumento tariffario a nostro carico nel bilancio 2007. Avevamo già accennato qualche mese fa che se fosse stato possibile avremmo inserito questa voce nell'anno 2007 -e non come la maggior parte di Comuni farà, -nel 2008.

In conclusione possiamo dire, dall'analisi dei dati più importanti,  che il risanamento iniziato procede con continuità e se si dovesse concretizzare la vendita dell'ex-mattatoio comunale ci sarebbero, in occasione dell'approvazione del bilancio consuntivo 2007 entro la metà del prossimo anno, tutte le condizioni per parlare se non di equilibrio, di consistente abbattimento del debito.

Il punto fondamentale e decisivo è che è stato già confermato il nostro rientro nel patto di stabilità, il che significa che il risanamento in termini strutturali è stato completato. Ricordo che se per il 2007 le penalità per il mancato rispetto del patto di stabilità comportavano il divieto di assunzioni e di investimenti, per il 2008 la legge finanziaria avrebbe previsto una penalità assai maggiore e cioè un aumento automatico dell'irpef per i cittadini . Ecco, dobbiamo ammettere di aver scongiurato questo penoso aggravio rimettendo i conti in ordine. A proposito di tasse locali faccio notare che l'efficienza dei servizi informatici per il controllo dell'evasione fiscale che permette l'incrocio di più informazioni, ci ha permesso di recuperare per l'anno 2007 tra controlli su Ici e Tarsu, la bellezza di 650 mila euro.

Il 2008 inoltre sarà l'anno dell'esame dei servizi sociali, non certo per interventi di taglio, poiché i servizi sociali sono il fiore all'occhiello della nostra amministrazione, ma certamente per garantire stesso standard e verificare la possibilità di incrementare l'efficienza, così come si conviene ad una amministrazione che deve tenere sotto controllo la spesa e garantire un buon livello di servizi.

Infine una breve nota sulla ex-caserma Piave

 Il 7 luglio scorso come ricorderete è stato pubblicato il teaser: dal quale dovevano emergere delle manifestazioni di interesse. 

Da questa prima scrematura sono pervenute più di 20 richieste di partecipazione ed a giudizio degli esperti,  molti di questi nominativi hanno un peso nazionale o internazionale .

 Ora stiamo lavorando al secondo step, cioè l' information memorandum che dovrà definire -attraverso l'indicazione dei range, cioè della massime percentuali per ogni tipo di funzione - la tipologia di limiti che la nostra amministrazione vuole inserire.

L'altro secondo aspetto che verrà definito nell' information memorandum  è l'eventuale ampliamento o meno della superficie utilizzabile dentro la caserma  (Sul). Questo secondo aspetto non è stato ancora discusso e verrà preso in esame sia dai laboratori di partecipazione, dalle commissioni consiliari e dal Consiglio stesso. Infine vanno valutati  insieme alla sovrintendenza i paletti e i vincoli architettonici, urbanistici e paesaggistici relativi a ciò che dovrà diventare  la Caserma Piave.

In questa fase non verrà deciso se procedere all'alienazione o alla concessione. Credo che dovremmo anche su questo ascoltare il mercato per valutare se è preferibile una soluzione o l'altra, è vero però che entrambe le soluzioni ci permetteranno di stabilizzare il bilancio: o perché tramite l'alienazione estingueremo il mutuo o perchè attraverso il canone annuale riusciremo a pagare agevolmente tutte le rate del mutuo.

Tuttavia la mia posizione personale, non da sindaco ma da privato è questa:  io sarei per non vendere, sarei per  verificare cioè per prima cosa se sussistono le condizioni  per la concessione perché così risolveremmo la questione della stabilizzazione del bilancio, garantendo però ai nostri figli e nipoti tra 60 o 90 anni un bene che è patrimonio materiale e storico della nostra città."

Pubblicato il: 30/11/2007

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