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Furto in Comune, rubata la preziosa tela seicentesca del 'Martirio di Pietro Parenzo',

Trafugati anche una tela della serie degli "Uccelli" di Livio Orazio Valentini (1957) e un nudo di donna proveniente dalla collezione Sovena (1920).  I ladri sarebbero entrati in azione nella tarda serata di mercoledì per poi agire poco più tardi, una volta chiuse, intorno alle 20, le porte comunali

foto di copertina

di Stefania Tomba

 

ORVIETO - Furto in Comune, rubata la preziosa tela seicentesca del "Martirio di Pietro Parenzo", insieme altri due quadri: una tela della serie degli "Uccelli" di Livio Orazio Valentini (1957) e un nudo di donna proveniente dalla collezione Sovena (1920).  

 

I ladri, che sembrano essere andati a colpo sicuro scegliendo con piglio da intenditori le opere da trafugare, sarebbero entrati in azione nella tarda serata di mercoledì per poi agire poco più tardi, una volta chiuse, intorno alle 20, le porte comunali. L'ipotesi della polizia è confortata dal fatto che non sono stati trovati segni d'effrazione.  Segni d'effrazione che, peraltro, non si sono riscontrati neanche nei singoli uffici presi di mira dai ladri d'arte che, armati di taglierino, hanno agito indisturbati, staccando i quadri, rifilando le tele e lasciando le ingombranti cornici vuote.

 

Si tratta degli uffici del terzo e quarto piano.

 

 

In particolare, è dalla stanza del vicesegretario generale e dirigente del settore Finanza, Alvaro Rosati, che è stata trafugata la tela seicentesca, quella di maggior valore. Gli orvietani la ricorderanno per aver ornato per anni la parete di fondo della sala consiliare, finché il suo posto non venne occupato, prima dai "Martiri di Camorena" di Valentini (ora nella sala del Governatore di palazzo dei Sette) e poi dall'attuale stemma comunale. La tela, di grandi dimensioni e di possibile attribuzione alla scuola di Pietro da Cortona, secondo gli antiquari, può arrivare a quotazioni che sfiorano i 30mila euro.

 

Tra i 10 e i 20mila euro, invece, le quotazioni per il nudo di donna, di scuola romana, staccato dalla parete della stanza accanto, occupata dall'ufficio segreteria del dirigente. E' stata proprio l'impiegata a dare per prima l'allarme, entrando in servizio alle 8 puntuali di ieri mattina.

 

Il quadro di Valentini, che avrebbe un valore di mercato attorno ai 5mila euro, è stato invece trafugato al quarto piano, nello studio dell'architetto Caterina Sebastiani.

 

Secondo la polizia, che nella giornata di ieri ha sentito moltissimi dipendenti comunali, i ladri si sarebbero fatti chiudere dentro il palazzo, per poi uscire probabilmente dalla porta che si affaccia sul terrazzo del secondo piano e che dà accesso poi a via Cipriano Manente. Non è che uno dei quattro ingressi secondari del Comune che, stando a quanto emerso, difficilmente vengono chiusi a chiave.

 

La polizia è al lavoro, per il momento, almeno su un paio di impronte, rilevate sulle ante in vetro di un armadio.

 

Pubblicato il: 30/11/2007

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