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Droga. 'Che il sacrificio ennesimo scuota i nostri animi e quelli dei nostri 'eletti' nei palazzi del potere'

Appello di Silvio Manglaviti, tra gli organizzatori un anno fa del convegno "Droga: la famiglia oltre la legge". Disposto l'esame autoptico per l'ultima vittima di overdose

ORVIETO - "Che il sacrificio ennesimo scuota i nostri animi e quelli dei nostri 'eletti' nei palazzi del potere". Così ieri, all'indomani della quarta morte per droga nell'Orvietano nel giro di appena tre mesi, il cavaliere del Santo Sepolcro, Silvio Manglaviti, tra gli organizzatori del convegno "Droga: la famiglia oltre la legge" che si è tenuto giusto un anno fa al palazzo del Popolo alla presenza di magistrati forze dell'ordine e operatori del settore.  Manglaviti, scosso dal problema, lancia un appello affinché "si sbugiardi la visione dantesca di un'Orvieto in perenne divisione. Uniti contro le droghe - è l'invito - fianco a fianco tutte le generazioni possono e devono fare ciascuno la propria parte". "È compito di tutti noi - aggiunge Manglaviti nel tentativo di stimolare le coscienze - ribadire, urlare il nostro sdegno, la nostra denuncia. Non si ceda spazio alla droga. Non si presti il fianco a chi spaccia la morte perché ci trova occupati a pensare e fare altro. Questa è la vera emergenza, la priorità. La morte di un ragazzo".

Intanto, ieri mattina, la procura ha disposto il conferimento d'incarico per effettuare l'autopsia sul corpo di Valentino Zappitello l'operaio trentaseienne di Monterubiaglio (Castel Viscardo) trovato, lunedì notte, senza vita nella sua camera da letto dalla madre.

Un'infanzia difficile, i primi contatti con la droga sin dalla giovane età e qualche precedente di polizia: Zappitello ha trovato la morte nella notte a cavallo tra lunedì e martedì in una dose letale di eroina o forse in una miscela di sostanze stupefacenti. I primi accertamenti dei carabinieri sulla siringa, ritrovata accanto al corpo, non hanno consentito di appurarlo. E' quello che farà l'esame autoptico che verrà probabilmente eseguito nella giornata odierna, domani al più tardi.

Restano in corso, intanto, le indagini dei carabinieri nel tentativo di arrivare ad identificare lo spacciatore che ha venduto la droga killer. Si cercano tracce nel telefono dell'uomo e nel giro delle amicizie per risalire ai suoi ultimi spostamenti. La droga forse, come è abitudine piuttosto consolidata ad Orvieto, arrivava da Perugia. Quella di Zappitello, come detto, è la quarta morte per overdose in tre mesi nell'Orvietano.

Pubblicato il: 28/11/2007

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