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Overdose, un'altra morte nell'Orvietano

 A perdere la vita nel cuore della notte di lunedì è stato stavolta un trentaseienne di Monterubiaglio. Inutile la corsa della guardia medica e del 118, allertati dalla madre

foto di copertina

di Stefania Tomba

CASTEL VISCARDO - Overdose, un'alta morte nell'Orvietano.  A perdere la vita nel cuore della notte di lunedì è stato, stavolta, un trentaseienne di Monterubiaglio (Castel Viscardo) trovato disteso sul pavimento della propria camera da letto, dalla madre.  La vittima è Valentino Zappitello, saltuariamente operaio, con qualche precedente di polizia alle spalle.  Inutile la corsa della guardia medica e del 118, allertati dalla madre che, intorno alle 4 di notte, vedendo la luce sempre accesa nella stanza del figlio ha fatto la tragica scoperta. Secondo i carabinieri che si sono recati sul posto, la morte dovrebbe ricondursi ad una dose letale di eroina o ad una miscela di stupefacenti. 

Sarà, comunque, l'autopsia disposta dal magistrato a chiarire le esatte cause e l'orario del decesso.  Per il momento i militari, nell'abitazione dell'uomo, hanno sequestrato la siringa trovata vicino al corpo, il cellulare e altro materiale utile alle indagini.  Compito delle forze dell'ordine, adesso, risalire allo spacciatore che avrebbe ceduto la dose mortale al trentaseienne. E' possibile che la sostanza stupefacente provenisse dal capoluogo di regione. Sono, tuttavia, in corso indagini per risalire agli ultimi spostamenti dell'operaio. Oltre ad aver ascoltato la madre, i carabinieri stanno raccogliendo testimonianze nella cerchia delle amicizie della vittima. 

La droga aveva fatto un'altra vittima nell'Orvietano neanche una decina di giorni fa. Quando, la mattina di sabato 17 novembre in uno scantinato di via Malabranca, sulla Rupe, era stato trovato ucciso da un'overdose un punk-a-bestia di appena 22 anni, Andrea Izzo. Era la terza vittima per droga nell'Orvietano dall'inizio dell'anno. Anzi dal mese di agosto. Quando a perdere la vita era stato Claudio Pronesti, 40 anni di Orvieto scalo. Dopo di lui, alla fine di ottobre, era toccato a Paolo Clausi, cameriere napoletano incensurato di 25 anni, deceduto a San Venanzo. In tutti i casi, cocaina e-o eroina, le droghe killer.  

Pubblicato il: 27/11/2007

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