L'Orvietana fa suo un derby straordinario

di Marco Gobbino, inviato a Ponte San Giovanni

ORVIETANA (4-3-3): Mandini; Pugnali, D'Ambrosio, Nuccioni, Ciccone; Cersosimo, Ingrosso (27'st Torroni), Gramaccia; Giomarelli, Miani (38'st Lazzarini), Acatullo (33'st Salonicchi). A disp.: Marzocchini, Schettino, Tavolieri, Evacuo. All. Fratini.

PONTEVECCHIO (4-4-2): Vecchini; Battaglini, Ricci, Dav. Fioretti, Fatone; Dan. Fioretti, Cecchini (42'st Boccolini), Martinetti, Bartoccini (7'st Balducci); Magionami S. (42'st Arcioni), Marri. A disp.: Scarponi, Magionami M., Cecarelli, Cefarelli. All.: Gallorini.

ARBITRO:  Metelli di Chiari (Bonafede di Bologna e Terranova di Reggio Emilia).

MARCATORI: 8'pt, 34'st e 37'st Miani (O), 34'pt e 23'st Marinetti (P), 4'st Acatullo (O).

NOTE: spettatori circa 500 (200 da Orvieto). Ammoniti: Fatone, Dav. Fioretti, Martinetti (P), Gramaccia (O). Recupero: 2+3.

Quattro come i gol segnati allo stadio comunale "degli Ornari" di Perugia. Quattro come le lunghezze che ora separano l'Orvietana dal vertice della classifica e quattro come i punti di vantaggio sulle terze. Arriva la consacrazione per la squadra di Fratini che conquista il sesto risultato utile consecutivo, cinque vittorie e un pareggio, e crea uno strappo nella zona alta di classifica. Difficile continuare a parlare di campionato tranquillo, la compagine biancorossa si sta dimostrando l'unica che possa provare a rendere meno noioso questo campionato, dove tutti danno per scontata la vittoria con ampio margine di anticipo del Figline. Quello che andato in scena a Ponte San Giovanni è stato un derby meraviglioso. Difficile che gare così importanti e così sentite regalino tante emozioni e belle giocate. Non sembrava di assistere a una gara di Serie D. Davanti c'era la Pontevecchio del neo tecnico Gallorini, una squadra costruita per fare bene e continuare i fasti della trionfale annata scorsa quando i rossoverdi di patron Monsignori conquistarono a man basse campionato di Eccellenza umbro, coppa Italia regionale e addirittura la Coppa Italia Nazionale nella splendida cornice dello stadio Flaminio di Roma. Ma malgrado il gioco non sia mai mancato a quella che in pratica è la seconda squadra di Perugia, dove tanto per ricordare esordì Serse Cosmi, i rossoverdi faticano a fare punti e si ritrovano in piena zona playout. C'è un buon pubblico allo stadio, è un po' il match clou della giornata, presenti tra gli altri gli ex direttori sportivi biancorossi Alvaro Arcipreti e Domenico Sfrappa. Ma il colpo d'occhio lo regala la tribuna ospiti, quasi 200 gli orvietani al seguito una sorta di piccolo esodo considerando le abitudini. La giornata è tiepida, la trasferta vicina e i risultati invogliavano. E mai scelta fu più azzeccata visto il risultato. Già nei primi minuti il gioco è in mano ai biancorossi con Cersosimo e Giomarelli sulla fascia destra che riescono a servire Miani un paio di volte a centro area. Il risultato si sblocca all'8' quando Giomarelli parte in slalom sulla fascia supera Fatone e crossa verso il lato opposto. Acatullo fa sponda di testa per Miani che di potenza insacca. L'Orvietana mantiene il controllo del gioco rischiando solo in due occasioni per una disattenzione di Nuccioni prima e per un intervento di D'Ambrosio che fa gridare al calcio di rigore gli avversari. Il difensore infatti nel tentativo di rinviare la palla di testa da posizione bassa scivola ed è costretto ad appoggiarsi con entrambe le mani a terra. La palla carambola proprio su entrambe le braccia di D'Ambrosio prima che lo stesso difensore riesca a sbrogliare. Il pari arriva comunque a dieci minuti dall'intervallo, Martinetti è furbo a guadagnarsi un calcio di punizione che proprio lui va a insaccare direttamente in porta dai 20 metri. Non esente da colpe Mandini. E dire che nel frattempo l'Orvietana avrebbe potuto anche raddoppiare se non fosse stata per la prontezza del portiere Vecchini abile a sventare due pericolosissime incursioni in area. Ma nella ripesa passano quattro minuti e l'Orvietana rimette subito il naso avanti. Sempre Giomarelli a fare il diavolo a quattro e a servire la palla dal lato opposto per Acatullo. Stavolta il numero 11 orvietano non ha nessuno davanti a sé entra in area e fa partire un diagonale perfetto su cui l'esperto Vecchini non può arrivare. La Pontevecchio prova a reagire ma la difesa ospite non si fa mai sorprendere. Mandini prova a riscattare l'errore del primo tempo con una parata salva gol su Magionami, ma destino vuole che l'estremo difensore orvietano debba di nuovo capitolare su calcio piazzato. La scena è la stessa del primo tempo con Martinetti che posiziona la palla qualche metro fuori area in zona centrale. Stavolta però la barriera salta e Mandini è beffato da un tiro centrale. L'episodio sembra far girare la gara, siamo a tre quarti partita e ora la Pontevecchio ritrova anche l'entusiasmo. Ma l'orgoglio biancorosso non è finito.  Passa per Cersosimo, sempre più leader della squadra, la riscossa. Proprio il forte centrocampista da punizione in posizione defilata pennella un cross millimetrico per Miani che di testa riporta avanti i suoi. Ma non è finita. Qualcuno ricordava lo sfortunato finale di Forcoli quando sempre avanti 3-2 l'Orvietana si fece raggiungere nel recupero. Ma stavolta non è così, alla prima occasione i biancorossi chiudono i conti e l'azione è in fotocopia. Dalla stessa posizione, stavolta però senza il calcio piazzato, Cersosimo serve Miani che ancora di testa segna. E proprio Simone Miani, che si è fatto attendere ben 9 giornate prima di realizzare un gol in campionato, è il simbolo di questa striscia record dell'Orvietana: da quando ha cominciato a segnare lui, sono arrivati 16 punti su 18.

PROSSIMO TURNO: DOMENICA 2 DICEMBRE ORE 14.30: