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Forza Italia contro la tassa del Consorzio Val di Chiana

La decisione del CDA del Consorzio ternano Tevere-Nera di far pagare la relativa tassa solo "in presenza di un beneficio diretto e specifico conseguente alle attività del Consorzio" rilancia la battaglia nell'Orvietano

Forza Italia contro la tassa del Consorzio Val di Chiana.
Gli azzurri orvietani da anni conducono una battaglia per non pagare la tassa della Val di Chiana e ora c'è un motivo in più che offre forza alla loro convinzione che quel tributo vada eliminato o  limitato soltanto a chi effettivamente fruisce dei lavori consortili.
"La decisione del CDA del Consorzio ternano Tevere-Nera di far pagare la relativa tassa solo "in presenza di un beneficio diretto e specifico conseguente alle attività del Consorzio"-sostenie Forza Italia- rilancia la battaglia che il nostro partito ha intrapreso da molti anni contro l'identico tributo pagato nel nostro territorio a favore della Val di Chiana.
Si tratta di una tassa odiosa ed iniqua!  Le decisioni dell'ente ternano confermano la giustezza delle nostre ragioni e stimolano ulteriori iniziative affinché anche il Consorzio di bonifica Val di Chiana si adegui alle decisioni del Tevere-Nera.   Troppi cittadini pagano questa  tassa senza ricevere alcun beneficio. Invitiamo pertanto anche il CDA della Val di Chiana a sospendere la riscossione dei tributi nei territori che non presentano il requisito del beneficio diretto, in attesa della definitiva esenzione.
Le tasse non dovute vanno abolite e gli enti inutili vanno restituiti alle funzioni di reale interesse pubblico!"

Anche Assocommercio di Carlo Perali, "storico" oppositore della tassa, interviene in questa occasione che crea un precedente importante: "Ora  specialmente, dopo l'uscita di Terni dalla lista dei contribuenti, rimangono a pagare quell'orpello solamente Orvieto, Foligno e Spoleto, per cui se prima si trattava di una tassa ingiusta peraltro già pagata con la fiscalità generale, adesso non rispetta neanche i fondamentali principi di uguaglianza di una legge pur sempre regolata dalla regione Umbria, esercitando così un odiosa disparità fra i suoi stessi cittadini. Pertanto l'Associazione insieme ai comitati contro la bonifica di Spoleto e di Foligno si farà carico di inoltrare questa protesta agli organi regionali competenti affinché non debbano coesistere nell'ambito della medesima regione cittadini di serie A e  cittadini di serie B".

Pubblicato il: 22/11/2007

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