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Omicidio Mencarelli. Per il perito balistico di parte Crociani la verità è un'altra

 "La perizia non dice il vero - aveva dichiarato il legale Giuseppe Marruco- il colpo è stato sparato dall'alto, non dalle spalle e la prostituta mente"  

ORVIETO - Potrebbe tornare a parlare stamani la testimone oculare del delitto Mencarelli. La giovane lucciola bosniaca della Baschi Todi potrebbe essere riascoltata dai giudici stavolta per volontà della difesa che intendeva interrogarla sulla scorta delle intercettazioni telefoniche, non ancora depositate alla data della passata udienza. Con la ripresa del processo fissata per stamani, a favore del pensionato Franco Crociani accusato di omicidio volontario aggravato da futili motivi (i due protagonisti maschili della vicenda sarebbero stati entrambi molto gelosi della ragazza) sarà chiamato anche il balistico di parte che, a detta dei legali dell'uomo, ha ricostruito una scena del crimine totalmente diversa da quella della procura e che sarebbe incompatibile con le accuse mosse all'ex tagliaboschi.  "La perizia non dice il vero - aveva dichiarato il legale Giuseppe Marruco - il colpo è stato sparato dall'alto, non dalle spalle e la prostituta mente".  Questi i due cardini della tesi difensiva che dovrebbero convincere giudici e giuria popolare. Crociani intanto proprio in questi giorni ha concluso due anni di carcere. Da dietro le sbarre, infatti, da quel pomeriggio del 16 novembre 2005 quando i carabinieri andarono a stringergli i polsi nella sua abitazione a poche centinaia di metri dalla scena del delitto di Acqualoreto non è mai uscito.

Pubblicato il: 20/11/2007

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