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Elezione dei consigli di zona. Prova di amministrative 2009

Molto attivismo all'interno del centrosinistra, di nuovo impegnato a contarsi al proprio interno. Meno movimento nel centrodestra, che dimostra poca convinzione sull'effcacia dei consigli di zona

di Stefania Tomba

ORVIETO - Ultime concitate ore, ad Orvieto, per chiudere le liste dei candidati per il rinnovo dei consigli di zona del prossimo 15 e 16 dicembre. La consultazione è sentita e vissuta in maniera febbrile all'interno del centrosinistra, come test altamente indicativo degli scenari che potrebbero profilarsi da qui a due anni, in vista delle amministrative del 2009. L'idea lascia, invece, piuttosto indifferente il centrodestra, per nulla interessato, almeno apparentemente, alle "prove tecniche d'amministrative" e sempre più convinto dell'inutilità di questi, in passato bistrattati, organismi rappresentativi. "Garantiremo, comunque, una rappresentanza" è il commento, senza troppo entusiasmo, che arriva dagli ambienti della Cdl. Ma non trapela alcun nome. La guerra all'ultimo candidato è invece spietata all'interno del centrosinistra, dove il primo dato che emerge, in maniera significativa, è che l'attuale maggioranza va al voto spaccata. Al punto che, in molte zone, le liste sono 3 e quando sono 2 è per l'assenza della lista di centrodestra. A presentarsi sono da un lato Pd, Sdi e PdCi, dall'altro Prc e Sd. E' così che dopo il Pd, prende forma ad Orvieto, per la prima volta in maniera evidente, la cosiddetta, Cosa rossa. E c'è già qualcuno che storce il naso.

"Così si perde il Comune", sono i commenti stizziti, che circolano in alcuni ambienti del centrosinistra. Rifondazione, che proprio stamani insieme ad Ars e Sd terrà una conferenza stampa, non vede lo scandalo e riconduce il tutto al processo di profondo cambiamento che sta vivendo la politica, anche a livello nazionale. "Come Ds e Dl stanno facendo un percorso - taglia corto la segretaria del circolo del Prc, Rosanna Barbanera -, la stessa cosa accade a sinistra, senza alcuna intenzione di mettere in difficoltà l'Amministrazione". Come dire: l'esecutivo non è in discussione.

Intanto però al voto per i consigli di zona si va divisi. Tre le liste nel centro storico (5mila415 residenti, 15 consiglieri spettanti). Tutti nomi nuovi. E non poteva essere diversamente visto che il vecchio consiglio si era dimesso in tronco lo scorso anno per protesta.

Nella lista Pd, Sdi, PdCi, trapelano alcuni nomi che ieri a mezzogiorno non avevano ancora il sigillo dell'ufficialità. Sono quelli del vicepresidente del Piccolomini, Giovanni Vignoli, l'artista, Donato Catamo (entrambi area Ds), il dottor Nicola Foti (area Sdi). Ma ci sarebbe anche qualche segnale trasversale, come l'inserimento in lista della professoressa Anna Lapini.

Tre le liste anche a Ciconia (4mila887 residenti, 13 consiglieri spettanti), dove il Pd, accanto a qualche riconferma, come il presidente Giuseppe Rellini, candiderebbe anche almeno 3 giovani.

A Sferracavallo (2mila588 residenti, 11 consiglieri spettanti) le liste hanno rischiato, invece, di diventare addirittura 4, col tentativo di comporre una lista trasversale, poi naufragata. Qui sembrerebbe forte la Cosa rossa. Ma di nomi non trapelano. Giuseppe Ricci si lascia solo scappare che presenteranno "liste piene, almeno nei quartieri maggiori".

Un nome della sinistra trapela, invece, per le liste di Canale (854 residenti, 9 consiglieri spettanti). E' quello del dirigente comunale, Omero Tizi. E, forse, anche quello di Catia Rossi.  Il termine ultimo per la consegna delle liste è lunedì.

Pubblicato il: 03/11/2007

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