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Alla Cardeto si dimettono il vicepresidente Giorgio Perquoti e il consigliere Luigi Petrangeli

Alla base c'è, come è ormai noto da tempo, una profonda disparità di vedute con la gestione della cooperativa sociale del presidente Andrea Muzi

ORVIETO - Il consiglio nuovo di zecca perde i pezzi, alla Cardeto si dimettono il vicepresidente Giorgio Perquoti e il consigliere Luigi Petrangeli.  I due amministratori hanno rassegnato formalmente, in questi giorni, le loro dimissioni, con due distinte lettere che ne illustrano, per filo e per segno, le ragioni. 

Alla base c'è, come è ormai noto da tempo, una profonda disparità di vedute con la gestione della cooperativa sociale del presidente Andrea Muzi che è stato riconfermato, nell'ultima assemblea dei soci, il 10 ottobre scorso, a stragrande maggioranza.  Lo scossone arriva come estrema conseguenza delle dure posizioni assunte dagli amministratori in questione, nel corso delle vicende che hanno portato all'approvazione dei conti della cooperativa.  Perquoti, nominato vicepresidente lo scorso anno, aveva votato addirittura contro, mentre Petrangeli, sul bilancio, si era astenuto.  

Il neo riconfermato presidente Muzi non intende commentare le dimissioni.  Ma si limita a spiegare che "come successo altre volte in passato - dice Muzi - dovrebbe essere il consiglio a indicare il nome di due soci che, per cooptazione, diventeranno consiglieri facenti funzioni".  Sarà poi la prima assemblea utile a confermare o meno i loro nomi.  Il presidente non fa trapelare alcuna indiscrezione sui papabili.  Nel consiglio d'amministrazione, che è tornato a riunirsi anche nella serata di ieri, sono rimasti, intanto, oltre al presidente Andrea Muzi, l'avvocato Francesco Cinti, Angelo Morelli, Pietro Sensi e il neo eletto Luca Cioci che ha fatto il suo ingresso all'interno del cda al posto di Filippo Tozzi.

Pubblicato il: 30/10/2007

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