Orvieto. Sempre più separazioni, sempre meno matrimoni

di Sara Simonetti

ORVIETO - Più coppie divise e meno abiti bianchi. La famiglia fondata sul matrimonio è ancora una "istituzione" ma sulla Rupe questo vincolo ha cominciato ad allentarsi. Sono in progressivo aumento, infatti, le coppie che hanno deciso di buttare la fede alle ortiche mentre sono in drastico calo quelli che decidono di convolare a nozze. A confermarlo sono i dati forniti dal tribunale di Orvieto e dal Comune. Nel 2006 sono state 72 le coppie scoppiate. Un dato da cui è possibile scorporare il numero di separazioni consensuali, pari a 31, 8 giudiziali e 33 divorzi tra cui 30 congiunti e 3 contenziosi. Nel 2007, invece, altre 21 coppie hanno deciso di togliere le fedi dal dito. Sono infatti salite a quota 93 le crisi matrimoniali che si sono risolte, per 52 casi con separazione consensuale e 7 giudiziali. Nei divorzi, invece, la soluzione preferita per recidere il contratto matrimoniale è quella congiunta con 28 casi contro i 6 che scelgono la forma contenziosa. La soluzione consensuale, quindi, è quella scelta più frequentemente dai coniugi, sia per il divorzio che per le separazioni. È probabile che nella scelta del procedimento giochino un ruolo importante anche durata e costi. La procedura che porta alla separazione consensuale o al divorzio congiunto, infatti, è più semplice e meno costosa. Al balzo in su dei divorzi, però, fa da contrappeso quello in picchiata dei matrimoni. Dai 218 "sì" del 2006 si è infatti passati ai 172 alla data del 31 agosto di quest'anno con uno score negativo di 46 casi. E, in questo quadro, sono sempre meno le coppie che decidono di consacrare la loro unione in chiesa di fronte a Dio. Nel 2006, infatti, sono stati 157 i matrimoni religiosi contro i 61 celebrati con rito civile mentre, nel 2007, i "sì" religiosi sono stati 122 contro i 50 compiuti secondo rito civile. Benché non esistano dati statistici in proposito, sembra però essere frequente l'incidenza delle separazioni tra coppie giovani, in qualche caso fresche di matrimonio, giunte alla rottura dopo aver sperimentato per breve tempo la convivenza.