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Dalla politica, dalle associazioni ma anche da un coro di semplici cittadini, un messaggio d'indignazione, sorpresa e solidarietà per l'ambientalista Gianni Cardinali

Incontro con Cardinali questo pomeriggio alle 17,30 al palazzo dei Sette

di Stefania Tomba

ORVIETO - Dalla politica e dalle associazioni, ma anche da un coro di semplici cittadini, un messaggio d'indignazione, sorpresa e solidarietà per l'azione giudiziaria che la procura orvietana sta portando avanti contro l'ambientalista Gianni Cardinali, indagato per violazione del segreto di Stato per una foto scattata al taglio di alcuni pini all'interno della caserma Monte Grappa di Orvieto, sede del centro addestramento della guardia di finanza.

"Tale denuncia (la foto di Cardinali, ndr) - vuol specificare Maurizio Conticelli di AltraCittà in difesa dell'amico e compagno di molte battaglie - fu peraltro determinante per promuovere una verifica da parte degli organi preposti alla tutela del paesaggio, da cui è risultata la illegittimità dei lavori eseguiti, al punto tale che è stata prevista una sanzione da parte della Regione Umbria a carico dei responsabili". "Non ho parole per commentare tali fatti - afferma l'esponente dell'opposizione anche a nome di altre associazioni e comitati ambientalisti - ma ritengo opportuno promuovere con urgenza una riunione per riflettere sull'accaduto".  
L'incontro in questione si terrà questo pomeriggio alle 17,30 al palazzo dei Sette. Ci sarà anche lo stesso Cardinali che si dice, comunque, "sereno" sull'intera vicenda. "Ho fatto tante battaglie - ha commentato il direttore dell'Oasi di Alviano ricordando la sua lunga militanza nel Wwf - ma sempre con spirito propositivo. Lo stesso che mi porta oggi ad essere sereno. Ho fiducia nelle persone - ha anche aggiunto - le cose si muovono sulle loro gambe. Per questo ho anche fiducia in un'istituzione come la magistratura. Con quella foto ho solo risposto con spirito civico ed ambientalista ad un anziano che soffriva vedendo tagliare un albero davanti alla finestra di casa sua".

Quella foto, scattata "da lontano con un potente teleobiettivo", in cui si vedono "solo un albero abbattuto e operai civili che stanno tagliando i rami, senza alcun particolare della struttura militare" rischia adesso di portarlo di fronte ai giudici con l'accusa pesantissima di violazione del segreto di Stato. L'azione è stata promossa dal comando del centro addestramento che, dopo la pubblicazione dello scatto su quotidiani e giornali on line, fece partire una denuncia contro ignoti ipotizzando, peraltro, anche altri reati (come la ricettazione e l'introduzione clandestina) che poi la procura non ha accolto.

Sull'operato tanto della magistratura quanto della guardia di finanza hanno espresso giudizi taglienti i parlamentari del Prc, Stefano Zuccherini e Ali Rashid che parlano di "azione intimidatoria".

"Si tenta di colpire una persona, ed una collettività - affermano - che con forza sollevò e solleva il problema di una struttura 'chiusa' alla città e all'interno della quale è possibile derogare da ogni norma e legge". I parlamentari definiscono "discutibili" molti lavori effettuati nel corso degli anni all'interno della caserma, auspicando, peraltro, l'intervento della magistratura stessa per far luce sul rispetto di vincoli e norme negli interventi.

Pieno sostegno a Cardinali anche dai radicali, Francesco Pullia e Tommaso Ciacca, rispettivamente componente del comitato nazionale e responsabile del centro iniziativa di Perugia del partito.

 

Pubblicato il: 26/10/2007

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