Umbria Jazz Winter. Aperta la caccia allo sponsor

di Stefania Tomba

ORVIETO - "Tanto un anno ve lo faccio lo scherzo di portarvi la birra, oppure come la vedreste una bella notte di Capodanno col Berlucchi?"  Con il pungente sarcasmo che gli è consueto, così, lo scorso anno, il direttore artistico di Umbria Jazz, Carlo Pagnotta, bacchettava gli imprenditori locali, e in particolare quelli del vino, "colpevoli", per l'ennesima edizione della rassegna invernale del jazz, di non essersi fatti avanti per aderire alla rosa degli sponsor della manifestazione.  Ma, quest'anno, per l'edizione 2007 di Ujw potrebbe esserci una novità.  E forse anche più di una.  Il presidente del consorzio tutela dei vini, Renzo Cotarella, non si sbilancia, ma è pronto ad affermare che "è probabile una formula di partecipazione da parte del consorzio alla manifestazione".  

Il tutto è, comunque, in via di definizione.  Quella del vino, prodotto d'eccellenza del territorio, che torna dopo anni a sposare la manifestazione, inoltre, potrebbe non essere l'unica novità alla quindicesima rassegna invernale del jazz, ormai alle porte.  

Al vaglio del Consiglio d'amministrazione della rispettiva società ci sarebbe anche la partecipazione, infatti, dell'acqua "Fonti di Orvieto": lo stabilimento ex San Pellegrino rilevato dal Gruppo italiano Ristoro Sas di Orvieto di Vincenzo Palmieri ed il gruppo B.s.e. Srl di Monterotondo.  

Contatti per rinnovare la sponsorizzazione sarebbero in corso anche con Coar Orvieto di Lorenzo Anselmi, fedele da anni ad Umbria jazz winter, anche dopo che il marchio nazionale ha abbandonato la rassegna.  Questo per quanto riguarda gli sponsor locali.  Tra i nomi più grandi del panorama nazionale, invece, quest'anno sarebbe stato contattato anche il marchio Fiat.  La caccia allo sponsor, insomma, è ancora apertissima.  Qualcosa in più sicuramente sarò dato sapere per la prima decade di novembre quando è in programma il primo lancio ufficiale della manifestazione.