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Donazione al Comune 70 pezzi di preziosa ceramica orvietana

Andranno ad aggiungersi alle donazioni già effettute e che dovranno costituire la base per il Museo della ceramica. Che non si sa quando potrà essere aperto per mancanza di risorse

ORVIETO - Ufficialmente donati alla città una settantina di pezzi per il costituendo museo della tradizione ceramica.  Le ceramiche medioevali e novecentesche (le donazioni saranno accettate formalmente nel prossimo consiglio comunale fissato per mercoledì 24) vanno ad aggiungersi ai 187 esemplari medioevali, in parte donati e in parte affidati all'Amministrazione già nel 1999 dalla collezione Edoardo Curti. Dallo stesso Curti sono stati donati adesso un'altra cinquantina di esemplari medioevali.

 

Da Gian Roberto Ossella è arrivato, invece, il contributo di 9 maioliche orvietane medioevali appartenenti alla collezione del nonno, Giulio Del Pelo Pardi, oggi esposta a palazzo Venezia a Roma.  Mentre Giuseppina e Fausto Paloni hanno donato due preziosi esemplari ed un disegno del padre Corrado Paloni, mosaicista del Duomo. Infine, direttamente dalla fabbrica di Pericle Perali arrivano i dieci oggetti in ceramica dei vascellari di Giuseppina Brocchi e Luciano Vargas Macciucca.  Le donazioni ampliano la base degli oggetti destinati all'allestimento del costituendo museo della tradizione ceramica di palazzo Simoncelli.  "La liberalità di queste persone, speriamo, crei un precedente perché altri seguano il loro esempio". 

 

E' il commento di soddisfazione e di gratitudine dell'assessore ai Beni culturali, Giuseppe Della Fina che, insieme all'assessore all'Artigianato, Pierpaolo Vincenzi, segue il progetto del museo della ceramica.  Sui tempi di realizzazione del museo che dovrebbe accogliere anche un centro di documentazione e sperimentazione, Della Fina non promette date, ma assicura "l'impegno a consegnarlo alla città il prima possibile". 

 

"Partirà a breve l'ultima fase dei lavori di ristrutturazione del palazzo - annuncia - e anche i finanziamenti regionali per l'allestimento si sono sbloccati".  Altri soggetti, intanto, nel corso degli anni, hanno già manifestato la disponibilità ad alcune donazioni.  Importanti collezioni sono anche nelle mani dell'Opera del Duomo e della Soprintendenza.  Sul loro affidamento o donazione al Comune, però, non c'è al momento nulla di formale.  "L'amministrazione - risponde l'assessore Della Fina - avanzerà la richiesta di poter aprire un deposito presso il museo per entrambe queste collezioni".

Pubblicato il: 23/10/2007

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